La formidabile vita del "papà" di Spider-Man
LETTERATURA
Stan Lee, il sorridente fumettista ed editore americano simbolo della Marvel, è al centro di un nuovo libro che ne racconta la vita. Tra luci e ombre...
A guardare la storia del
fumetto contemporaneo, è impossibile trovare una figura più
rappresentativa di Stan Lee per comprendere le evoluzioni della nona
arte e le sue contaminazioni con le discipline affini – su tutte il
cinema. Il vulcanico sceneggiatore, editore e produttore
cinematografico americano incarna al meglio la popolarità di
personaggi iconici dell'immaginario pop moderno. A lui si deve
infatti la creazione di supereroi come Spider-Man,
gli Avengers, gli X-Men, Black Panther, Hulk, Iron Man, Thor;
sempre a lui spetta il merito di aver letteralmente salvato la Marvel
dal tracollo finanziario, facendola diventare nel giro di pochi anni
una delle più grandi società al mondo nel settore
dell'intrattenimento.
A raccontare questo “rivoluzionario”
della cultura contemporanea è ora un nuovo libro dedicato alla sua
vita, ai suoi successi, e non di meno alle ombre che ancora oggi si
nascondono dietro il suo smagliante sorriso.
CHI ERA STAN LEE?
Nato a New York il 28 dicembre 1922,
figlio di una famiglia di immigrati ebrei di origini rumene, Stan Lee
è stato al vertice della Marvel per oltre trent'anni. Una posizione
alla quale arriverà partendo dal basso, passando dal ruolo di
addetto alle copie a quello di direttore creativo e presidente
dell'azienda. Dietro i suoi straordinari successi si nascondono però
dispute mai sopite con gli autori della scuderia (a partire
dall'annosa contesa con Steve Ditko sulla creazione dell'Uomo Ragno),
iniziative fallimentari e misteri intorno agli ultimi anni di vita
(quando ormai solo sarà manipolato da una serie di figure a dir poco
discutibili).
Edita
da Rizzoli, la biografia scritta da Abraham Riesman – dal
titolo Stan Lee (nell'immagine in apertura un dettaglio della
copertina) – si sofferma sì sul genio creativo e
sull'intraprendenza del fumettista e imprenditore, ma anche sui
retroscena della sua esistenza incredibile. Un volume che punta a
illuminare le ancora molte “zone d'ombra” che aleggiano intorno a
questo titano della cultura pop.
LE PAROLE DI ABRAHAM RIESMAN
“La storia, spesso pretestuosa,
che Stan raccontava su di sé e sul suo mestiere era quella del sogno
americano: il successo ottenuto con il duro lavoro, con l'ottimismo e
rimanendo fedeli a se stessi. Ma la vera storia della sua vita è
quella della realtà americana: un successo ottenuto principalmente
grazie al nepotismo, alle scorciatoie, all'inganno e al furto”,
racconta l'autore nelle pagine introduttive al libro. “Considerato
nell'insieme, e con occhio distaccato, il viaggio dell'uomo va di
pari passo con una delle storie più affascinanti delle arti e delle
lettere americane del secolo scorso, ed è un viaggio finora non
esaminato a sufficienza. Ma il tempo per raccontare questa storia è
arrivato”.