Gli strambi collage del leggendario regista Jim Jarmusch
LETTERATURA
Nome di riferimento del cinema indipendente americano, Jim Jarmusch debutta in libreria con un nuovo volume dedicato alla sua produzione di artista visivo. Uno sguardo sulla ricerca dell'eclettico regista.
Meglio noto per la sua produzione
cinematografica, segnata da capolavori memorabili come Stranger
Than Paradise e Daunbailò (il mitico film interpretato da
Tom Waits, John Lurie e Roberto Benigni), Jim Jarmusch è un artista
multidisciplinare nel senso più ampio del termine. Nella sua ricerca
musica, scrittura, macchina da presa e arti visive si fondono, dando
forma a una poetica nella quale ogni elemento coincide con il suo
opposto: non ci sono limiti, nel flusso della creazione, e le
categorie sono ostacoli da superare in cerca di una dimensione
creativa libera e totalizzante. I COLLAGE DISSACRANTI DI JIM JARMUSCH
A scrivere un nuovo capitolo nella
produzione del regista, voce di riferimento del cinema indipendente
statunitense, sarà presto un nuovo volume dal titolo Some
Collages: una raccolta inedita dedicata alle opere di carta
dell'autore nato ad Akron nel 1953.
Pubblicato dalla casa editrice
Anthology Editions, e in uscita il 28 settembre, il libro raccoglie
decine di immagini di collage prodotti da Jarmusch nel corso degli
anni. Si tratta di opere di piccolo e medio formato (generalmente
grandi come una cartolina) nelle quali figure di uomini in cravatta,
celebrità e ritratti di epoca edoardiana vengono reinterpretati in
chiave ironica e surreale. I volti dei soggetti sono qui rimossi e
sostituiti con maschere e forme umoristiche e inquietanti. A completare la monografia, le parole di Luc Sante e
Randy Kennedy.
[Immagine in apertura: from Some
Collages by Jim Jarmusch. Published by Anthology Editions]