Esce in libreria l’antologia che riunisce le citazioni di uno degli artisti britannici più apprezzati di sempre: David Hockney. Pubblicato da Johan&Levi, “I miei occhi sul mondo” riporta le parole del pittore, trasmettendo al lettore la sua personale visione sul disegno, sulla fotografia, sulla creatività e sulla tecnologia.

David Hockney è uno dei pittori britannici più celebri e quotati di sempre: con uno stile colorato e un tratto immediato, l’artista si è distinto per i soggetti intimi, come i ritratti di familiari e amici, scene di interni e scorci tratti dalla sua vita personale. Fin dagli anni Settanta, Hockney sperimenta con le più svariate tecniche – fotografie polaroid, litografie frattali, fotocopie, immagini faxate – per poi approdare, qualche anno dopo, ai famosi disegni con il tablet, che sollevano attualissime questioni sul rapporto tra creatività e tecnologia. A lui è dedicato il volume I miei occhi sul mondo (nell’immagine in apertura un dettaglio della copertina), portato sugli scaffali da Johan&Levi.IL LIBRO CHE RIUNISCE LE CITAZIONI DI DAVID HOCKNEYCon l’introduzione di Martin Gayford e la traduzione di Mariella Milan, l’antologia riunisce un’ampia selezione di citazioni dell’artista, attraverso le quali il lettore può apprendere, con le parole dello stesso Hockney, la sua visione personale su una moltitudine di temi centrali per la propria carriera: dal disegno alla fotografia, passando per la natura e l’omosessualità. Quel che ne emerge è una sensibilità unica nei confronti dell’equilibrio grafico e visivo, che permette ad Hockney di creare composizioni fortemente comunicative e immediate. Il libro riunisce le constatazioni quotidiane dell’artista (“l’occhio è sempre in movimento; se non si muove sei morto”), le intuizioni sulla pittura (“più un’area di un certo colore è ampia, più è potente”), e le riflessioni personali sui grandi maestri del passato che lo hanno influenzato, come Caravaggio, Paul Cézanne e Katsushika Hokusai.LA CARRIERA DI DAVID HOCKNEYNato nel 1937 a Bradford, in Inghilterra, appena prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale, David Hockney si forma al Royal College of Art di Londra, per poi trasferirsi negli Stati Uniti e dare il via alla sua carriera da artista a Los Angeles. È nella luce brillante e nei colori sgargianti della California che calibra la propria cifra stilistica, mettendo a punto una forma espressiva che lo porterà alla fama planetaria. Sempre qui, il pittore sviluppa l’attrazione per i riflessi e per i giochi di luce che si rifrangono sulle superfici d'acqua: nasce così la serie di dipinti di piscine che lo ha reso famoso, e da cui prendono il via anche le sperimentazioni con altri media. D'altronde, come dichiara egli stesso, “sono le immagini a farci vedere le cose”.
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