I disegni di William Blake ispirati alla Divina Commedia
LETTERATURA
Negli ultimi anni della sua vita, il
poeta e pittore William Blake si dedicò a un ambizioso
progetto: tradurre in immagini il famoso poema di Dante Alighieri. Le
oltre cento tavole prodotte per quell'occasione sono oggi raccolte in
una speciale monografia edita da Taschen.
Nel corso della storia dell'arte sono
stati tantissimi gli autori che hanno scelto di confrontarsi con la
Divina Commedia. Universalmente considerata la più grande
opera letteraria composta in lingua italiana, e senza dubbio uno dei
capolavori assoluti della letteratura mondiale, il poema terminato da
Dante Alighieri nel 1321 non ha mai smesso di affascinare pittori e
disegnatori di ogni epoca, spinti dalla volontà di interpretare con le immagini il viaggio ultraterreno del poeta fiorentino.
Basti pensare a La barca di Dante di Eugène Delacroix (mastodontico
dipinto ispirato all'ottavo canto dell'Inferno), alle
incisioni “romantiche” di Gustave Doré, e alle illustrazioni di
stampo rinascimentale firmate da Sandro Botticelli (recentemente
raccolte in un interessante volume in maxi formato). Ai casi citati
non può non aggiungersi il nome di William Blake, poeta e artista
inglese che – negli anni conclusivi della sua vita – portò a
termine centodue opere grafiche ispirate al capolavoro dantesco, spaziando
dagli schizzi a matita agli acquerelli.
I DISEGNI DANTESCHI DI WILLIAM BLAKE
Iniziato nei primi anni Venti
dell'Ottocento, su commissione di John Linnell, il progetto di
“rivisitazione” della Divina Commedia da parte di Blake
vide il pittore di Londra confrontarsi con il poema per soli tre
anni. In questo lasso di tempo ristretto, il visionario artista
riuscì tuttavia a concepire una mole notevole di opere su carta (in
gran parte dedicate ai temi dell'Inferno). In ognuna delle
carte, il viaggio di Dante si palesa in immagini
allegoriche che spaziano da scene di sofferenza ad ambientazioni
ricche di luce, da orribili trasfigurazioni umane fino all'esaltazione del corpo.
Le illustrazioni del celebre poema
realizzate da Blake, tuttavia, non si presentano come un semplice
accompagnamento al testo, ma sembrano piuttosto reinterpretarlo
criticamente, apportando punti di vista e introducendo elementi
personali all'opera del Sommo Poeta. Il risultato è un “dialogo” sine
tempore tra due dei più raffinati talenti artistici della
storia: da una parte le parole immortali dello scrittore di Firenze,
dall'altra le “visioni” spirituali del più importante artista
dell'Inghilterra preromantica.
IL NUOVO LIBRO DI TASCHEN
Rimaste a diversi stadi di completezza
al momento della sua morte, sopraggiunta nel 1827, le oltre cento
tavole realizzate da Blake nei tre anni di attività trovano oggi
nuova luce grazie alla recente monografia pubblicata da Taschen. Si
tratta di William Blake. Dante’s “Divine Comedy”. The
Complete Drawings.
Accompagnato dai commenti critici dei
curatori Sebastian Schütze e Maria Antonietta Terzoli, il volume
riunisce tutte le opere dell'artista, accostandole ad alcuni brani
tratti dal poema dantesco. Un gioiellino editoriale che si aggiunge
alle già numerose iniziative messe in atto nel corso del 2021 in
omaggio a Dante Alighieri, in occasione del settecentenario della
morte.
[Immagine in apertura: Courtesy
Taschen]