In libreria dal 31 marzo 2022, il volume "The Women Who Changed Architecture" riunisce i ritratti di oltre 100 professioniste internazionali del settore architettura. Dalle pioniere del secolo scorso alle leader contemporanee. 

Mai come negli ultimi anni le figure femminili che operano nel settore dell'architettura sono state al centro della scena internazionale. Dopo decenni dominati da una narrazione a trazione maschile, con diretti riflessi nella storia ufficiale della disciplina, le architette stanno progressivamente acquisendo la visibilità che meritano. Ormai da tempo, del resto, nelle facoltà universitarie le studentesse che intraprendono questo percorso di studi hanno smesso di essere una rarità: anche per questo è quanto mai necessario introdurre nuovi modelli di riferimento e di ispirazione. In uscita il prossimo 31 marzo, il volume The Women Who Changed Architecture raccoglie le storie e i progetti di oltre 100 donne dell'architettura mondiale, contribuendo a quel processo di ridefinizione del ruolo femminile nella professione portato avanti anche da mostre e iniziative culturali.LE 100 DONNE CHE HANNO CAMBIATO L'ARCHITETTURA Scritto da Beverly Willis, architetta statunitense e cofondatrice della newyorkese Beverly Willis Architecture Foundation, da Amale Andraos, che presiede la Columbia University's Graduate School of Architecture, Planning and Preservation e ha cofondato lo studio WORKac, e dalla storica Jan Cigliano Hartman, già senior editor della Princeton Architectural Press, il libro offre una ricognizione senza precedenti, e di respiro globale, sulle donne nell'architettura. La trattazione non si limita a presentare i profili delle architette della nostra epoca, spesso ampiamente conosciute anche dai non specialisti. IN UN LIBRO TUTTE LE PIONIERE DELL'ARCHITETTURA Fra i profili scrupolosamente descritti nell'opera rientrano anche quelli delle pioniere del settore, a lungo rimaste ai margini della storia (o dimenticate), nonostante gli alti meriti. Esemplare è la storia dell'architetta Marion Mahony Griffin: nata in Illinois nel 1871, superò l'esame per l'ottenimento della licenza di architettura nel 1898, fra le prime nel mondo. Tra i membri del movimento Prairie School, lavorò con Frank Lloyd Wright, occupandosi in prima persona della realizzazione di decine di disegni. A crescere, tuttavia, fu solo la reputazione del teorico dell'architettura organica, lasciando a lungo nell'ombra il lavoro di Marion Mahony Griffin. La sua vicenda, non isolata, nelle 336 pagine di The Women Who Changed Architecture si affianca a quelle di decine di altre architette, che non senza fatica stanno riscrivendo il futuro di una disciplina fondamentale, dalla quale dipende la qualità degli spazi in cui si compie la vita umana.  [Immagine in apertura: Un'immagine dal libro The Women Who Changed Architecture. Pag. 181: Thread, Artists’ Residency and Cultural Center, Sinthian, Senegal, Toshiko Mori Architect, 2015. © Iwan Baan] 
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