Musica e cinema si incontrano nel nuovo saggio di Eugenio Tassitano: un volume che si sofferma sul genere dei biopic dedicati alle vite dei grandi musicisti.

“Per lungo tempo le storie legate alla musica sono risultate marginali nei meccanismi dell’industria del cinema. Oggi accade il contrario, con una pioggia di biopic più o meno credibili dedicati alle star del rock e non solo: un libro come questo, nato da una ricerca minuziosa e complicatissima, è un’opera monumentale, quasi indispensabile per comprendere quanto peso abbia avuto e continui ad avere la musica all’interno della narrazione filmica e, di conseguenza, nella nostra vita”. Il valore del nuovo libro di Eugenio Tassitano, dal titolo Storie di musica al cinema, è custodito in questa introduzione firmata da Andrea Silenzi: poche parole che attestano l'unicità di quest'opera all'interno del panorama editoriale italiano. IL LIBRO SULLE RELAZIONI TRA MUSICA E CINEMA Portato sugli scaffali da Arcana, il volume affronta il tema delle connessioni tra cinema a musica osservando le evoluzioni dei film a soggetto musicale. Sono infatti sempre più frequenti le pellicole dedicate alla vita e alla produzione dei grandi musicisti: opere che mescolano finzione e realtà, offrendo sguardi inediti sulle storie di cantanti e compositori contemporanei (ma non solo). Alcune di queste hanno goduto di un immediato successo di pubblico e critica – si pensi al biopic Amadeus di Miloš Forman o al recente Elvis di Baz Luhrmann; altre invece sono state rivalutate solo con lo scorrere degli anni, come nel caso de Il fantasma del palcoscenico di Brian De Palma. I FILM SUI GRANDI ARTISTI DELLA MUSICA La lista di opere cinematografiche ispirate alle parabole umane e creative di star della musica è in realtà assai lunga. A quelli citati si aggiungono Control di Anton Corbijn (sulla vita di Ian Curtis), Fabrizio De André di Luca Facchini, o il più recente Whitney – Una voce diventata leggenda. Il tema che accomuna, o che divide, le pellicole in questione è l'aderenza o meno ai fatti reali. “Bisogna subito chiarire che il biopic non è certo un documentario e non può limitarsi, per ovvie esigenze drammaturgiche, a rappresentare con assoluta fedeltà fatti realmente accaduti. Qualsiasi biopic sarà sempre un’opera che parte dalla realtà per creare un’opera di finzione”, scrive Eugenio Tassitano. Indagando nelle sue 270 pagine decine e decine di film, il libro fa luce su questi e altri aspetti, offrendo al lettore uno strumento utile per avvicinarsi tanto alle opere cinematografiche quanto ai soggetti protagonisti dei singoli film. Una guida destinata a tutti coloro che amano la musica e il cinema. [Immagine in apertura: foto di Greyson Joralemon su Unsplash]
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