Con la sua fotografia Oliviero Toscani ha rivoluzionato il mondo della moda e della comunicazione. Nella sua nuova autobiografia ripercorre i successi raggiunti in oltre mezzo secolo di carriera.

“Se ti metti lì a cercare un’idea non hai capito nulla di come funziona. Ma, se ascolti con attenzione, senti gli allarmi. Se guardi con attenzione vedi fuoco e fumo. La realtà non smette di bombardarci nemmeno in tempo di pace. Siamo accerchiati da situazioni interessanti. Siamo crivellati da immagini profetiche. I dettagli ti piovono in testa e ti possono far male o far bene”. Ha le idee chiare su come funzioni la creatività Oliviero Toscani. E non potrebbe essere altrimenti. Raggiunto il traguardo degli ottant'anni (compiuti lo scorso 28 febbraio), il fotografo e pubblicitario milanese si guarda indietro e si racconta, ripercorrendo all'interno di una nuova autobiografia i sei decenni passati dietro l'obiettivo. L'AUTOBIOGRAFIA DI OLIVIERO TOSCANI Pubblicato da La Nave di Teseo, il libro – dal titolo Ne ho fatte di tutti i colori – ha l'aspetto di una lunghissima chiacchierata nella quale l'autore e il lettore si danno del “tu”. Pensieri e ricordi di Toscani scorrono tra le pagine con una logica temporale, dagli esordi al successo. Eppure la resa finale è quella di un piacevole e informale flusso di coscienza da parte di un uomo che si racconta senza strategie. Non c'è calcolo né l'ambizione di offrire al lettore una parvenza di vita spettacolare; e perché dovrebbe? A ripercorrerla in queste 250 pagine, la vita di Toscani sembra veramente quella di un artista formatosi dal nulla, guidato dalla sola ambizione di dare forma ai sogni: “Finché, guardando il cielo, non noterò due nuvole identiche, io continuerò a osservare, fiducioso che qualcosa mi cadrà in testa e mi colpirà”. I SUCCESSI TRA ITALIA E USA In oltre mezzo secolo di carriera, Oliviero Toscani ha sovvertito con il suo modo di comunicare il mondo della moda e della fotografia pubblicitaria. E questo libro lo conferma, enunciando i traguardi ma soprattutto le idee che ne sono alla base. Si passa così dagli studi d’arte compiuti a Zurigo (“ho imparato a disegnare gli spazi prima dei soggetti, i contenitori prima dei contenuti”) all’avventura da esordiente sfrontato negli Stati Uniti, dalle feste insieme a Andy Warhol alla creazione della rivista Colors (il primo giornale globale al mondo). E poi le prime campagne pubblicitarie in cui rompe ogni regola sconvolgendo i benpensanti, le provocazioni della politica e lo sguardo ostinatamente rivolto ai giovani e al futuro. Un'escursione nell'arte irriverente e nei sentimenti di questa pop star dell’iconografia italiana. [Immagine in apertura: © Oliviero Toscani]
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