Il classico di Melville “Moby Dick” rivive nelle illustrazioni del maestro Franco Caprioli. Un libro illustrato per bambini (e non solo) sulla storia del terribile Achab e della gloriosa balena bianca.

“Cosa potrà mai succedere quando un artista, detto per antonomasia 'il fumettista del mare', viene posto di fronte a un libro che sia a sua volta per antonomasia 'il classico del mare'?”, si domanda Gianni Brunoro nella prefazione al nuovo libro dato alle stampe da Edizioni NPE. Sì, perché il volume – dal titolo Moby Dick la balena bianca – riporta a galla (è davvero il caso di dirlo) uno dei classici dell'illustrazione nazionale: la trasposizione che nel 1975 Franco Caprioli fece del capolavoro scritto da Herman Melville. Un romanzo che, oltre a essere una pietra miliare della letteratura mondiale, è allo stesso tempo una delle storie più interpretate da fumettisti e disegnatori. Metafora del bene contro il male, ma altresì “innegabile metafora dell’alleanza/rivalità dell’uomo con il mare” (come suggerisce Brunoro), la storia della famosa balena bianca è stata infatti rivisitata nel corso degli anni da tantissimi autori, spinti dalla voglia di confrontarsi con l’epica melvilliana. Un richiamo a cui lo stesso Caprioli non ha saputo resistere. MOBY DICK SECONDO FRANCO CAPRIOLI Pubblicato originariamente dai Fratelli Spada, con la sceneggiatura di Massimo Liorni, il progetto editoriale di Caprioli ripercorre la straordinaria epopea firmata da Melville nel 1851. È così che la ciurma del Pequod guidata dal suo folle capitano, il capodoglio solitario, e non ultimo l’eterno scontro tra uomo e natura tornano nel presente, suggerendo al lettore nuove riflessioni sui significati e sulle allusioni del racconto originale. UNA STORIA IMMORTALE Sfogliando le pagine in grande formato del libro (nell'immagine in apertura un dettaglio della copertina), i disegni della balena emergono condensando tutta l'abilità tecnica e narrativa di un Caprioli nel pieno della maturità di stile. Il tratto scuro e marcato delle tavole, e il magistrale ricorso alla tecnica del “puntinismo”, rendono ognuna di queste pagine un gioiello da ammirare, e non soltanto per gli amanti del fumetto. Un'occasione per rivivere, attraverso gli strumenti della nona arte, un racconto intramontabile e che a distanza di un secolo e mezzo continua ancora ad affascinare.
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