Un nuovo volume, pubblicato a corredo dell’importante mostra allestita in Francia lo scorso anno, propone un'originale esplorazione dell’età rinascimentale attraverso i profumi, riscoprendo la figura di Leonardo da Vinci alla luce del suo rapporto con la natura, le piante e la creazione di fragranze.

Può un libro rievocare con parole e immagini le fragranze di un profumo proveniente da un’epoca lontana? È quanto intende fare il volume Leonardo da Vinci and the Perfumes of the Renaissance (Leonardo da Vinci e i profumi nel Rinascimento), scritto da Pascal Brioist e Carlo Vecce, e recentemente pubblicato dalla casa editrice Skira Paris (nell'immagine in apertura un dettaglio della copertina). Il libro si snoda attraverso un percorso che segue idealmente la vita quotidiana di Leonardo, mettendo in luce tanto la sua incontenibile passione per la botanica, l'alchimia e la sperimentazione, quanto l’influenza decisiva delle memorie olfattive della sua infanzia, trascorsa nella campagna toscana. Da tali accurate ricostruzioni emerge un ritratto sfaccettato e ambizioso dei profumi più amati e diffusi in tutta l’Europa rinascimentale.IL LIBRO SUL RAPPORTO TRA LEONARDO DA VINCI E IL MONDO DEI PROFUMIIl volume costituisce il catalogo dell’esposizione omonima, curata dai due autori e tenutasi la scorsa estate presso il Castello di Clos Lucé ad Amboise, in Francia, proprio il luogo dove Leonardo da Vinci morì nel 1519. Durante i tre mesi in cui è stata aperta al pubblico, l’esposizione ha offerto un viaggio sensoriale nel mondo dei profumi di un’epoca in cui le fragranze erano parte integrante ed essenziale della vita quotidiana. Il libro punta a rievocare la centralità del profumo nella cultura rinascimentale documentando l’origine naturale delle fragranze studiate da Leonardo, che aveva sempre vissuto circondato dai profumi di piante come l'olivo, il gelsomino, il ginepro e gli agrumi. Tale influenza proseguì per tutta la sua carriera artistica, durante la quale il genio toscano fece sempre ricorso a oli ed essenze naturali che emanavano profumi intensi e caratteristici.ALLA SCOPERTA DEI PROFUMI DEL RINASCIMENTOLeonardo si dedicò anche alla creazione di profumi, sperimentando tecniche di estrazione e progettando alcuni oggetti di profumeria, come alambicchi e bruciatori di incenso. L’interesse del geniale artista e scienziato, ampiamente documentato nel libro, offre un’interessante testimonianza del ruolo dei profumi nella società rinascimentale. Dalle spezie provenienti dal vicino e lontano Oriente, ai costumi profumati delle principali città italiane e della corte di Francesco I di Francia, il mondo tra XV e XVI secolo descritto nel libro ha costituito un microcosmo olfattivo suggestivo e sorprendente, dove arte, scienza e natura hanno saputo incontrarsi armoniosamente nella passione per i profumi.
PUBBLICITÀ