L'imperdibile monografia dedicata all'arte di Hokusai
LETTERATURA
Taschen porta in libreria un nuovo, ghiottissimo, volume dedicato ai capolavori di Katsushika Hokusai. Al centro del libro le 36 vedute del monte Fuji – simbolo del Giappone ritratto dal maestro della grafica orientale in una serie di stampe che avrebbero fatto scuola.
Trentasei stampe, tutte con il monte
Fuji al centro. A realizzarle l’artista giapponese più famoso e
celebrato di sempre, Katsushika Hokusai, che con questa serie di
opere rivoluzionò il mondo della grafica orientale. Risalenti agli
anni Trenta dell’Ottocento, le Trentasei vedute del monte Fuji
vengono oggi raccolte all’interno di una preziosa pubblicazione, da
poco in libreria per Taschen: un volume in formato XXL che esalta –
con uno splendore senza precedenti – l'opera più famosa del
celebre incisore nipponico.
IL GRANDE OMAGGIO A HOKUSAI
Curato da Andreas Marks, e rilegato
secondo la tradizione giapponese, Thirty-six Views of Mount Fuji
contiene l'intera serie di tavole originali (più altre dieci
aggiunte dall’artista in un secondo momento), firmate da Hokusai
all'apice della sua carriera.
Disposte in sequenza, le singole scene
(tra le quali l'iconica Grande Onda) scorrono potenti e
poetiche, ognuna con il suo stile, ognuna con la sua forma. Minimo
comune denominatore, lo splendido vulcano sacro, ritratto dal maestro
di Tokyo da una molteplicità di punti di vista e inquadrature. Al
suo cospetto scorre la vita di tutti i giorni del tardo periodo Edo,
immortalata in scene uniche e dettagliate, nelle quali la
natura e le attività umane vengono esaltate attraverso una palette
cromatica che avrebbe fatto scuola – tanto da divenire presto fonte
d’ispirazione anche per maestri dell’Occidente come Matisse, Van
Gogh e Picasso. Un omaggio al virtuosismo del più famoso incisore
del Paese del Sol Levante, e un “monumento” all'arte dell'ukiyo-e, il genere di stampa su carta fiorito tra il XVII e il XX secolo.
[Immagine in apertura: p. 17. Utagawa
Hiroshige, Yui: Satta Peak. Copyright © TASCHEN/Minneapolis Institute of Art.]