La pittura fisica e gestuale di Jenny Saville
LETTERATURA
Voce tra le più rappresentative della pittura contemporanea, Jenny Saville è al centro di un nuovo volume che ne ripercorre la produzione. Il libro accoglie un ricco catalogo di dipinti e disegni creati dagli anni Novanta a oggi.
“Sono interessata allo spazio tra
figurativo e astratto, sede di una grande interazione intellettuale e
immaginativa. Rinunciare all'immagine figurativa significa rinunciare
a quello spazio”. Con queste parole Jenny Saville descrive ciò
che negli anni ha contribuito a renderla una delle figure chiave
della pittura contemporanea, ovvero la definizione di una cifra
stilistica che parte dal corpo umano per esplorare l'inconscio e il
mondo oltre la materia.
Un nuovo volume in maxi formato
ripercorre la carriera dell'artista, con interviste, ampi commenti
critici e naturalmente immagini delle opere più rappresentative
della sua rigogliosa produzione.
L'ARTE GESTUALE DI JENNY SAVILLE
Pubblicato da Silvana Editoriale
(nell'immagine in apertura un dettaglio della copertina), il catalogo
abbraccia tre decenni di attività, presentando una vasta selezione
di dipinti e disegni creati dall’artista dagli anni Novanta a oggi.
A spiccare tra le pagine del volume sono naturalmente i corpi,
enormi e nudi, che hanno reso Jenny Saville una delle voci di primo
piano nel panorama artistico internazionale. I suoi soggetti sono
uomini e donne dalla fisicità ingombrante, oppressi da un peso che
tuttavia, più che materiale, è esistenziale.
Per questo la produzione della pittrice
di Cambridge non può che ricondursi idealmente e visivamente alla
grande tradizione pittorica europea, in costante confronto con il
modernismo di Willem de Kooning e Cy Twombly, e la ritrattistica di
Pablo Picasso e Francis Bacon.
TRA FIGURATIVO E ASTRATTO
“Per l'artista inglese la storia
dell'arte figurativa non si è conclusa, e la partita va a oltranza
perché c'è ancora molto da sperimentare; quello del linguaggio
figurativo è ancora un campo da dissodare”, scrive il curatore
del libro Sergio Risaliti in uno dei testi critici che arricchiscono
la pubblicazione. “Al tempo stesso i suoi folgoranti ritratti,
dove Jenny pare prendere d'assalto la struttura a colpi di pennello e
di spatola, lasciando molte ferite sul corpo dell'immagine, portano
avanti la storia dell'arte astratta e dell'informale”.