Giorgia Gastaldon porta in libreria un nuovo volume monografico dedicato alla pittura di Mario Schifano. Un'analisi approfondita del primo periodo di attività del pittore romano.

Mario Schifano è uno di quegli artisti per il quale lo “spettro” del personaggio ha spesso prevalso sull'analisi oggettiva della sua produzione. La biografia tormentata e maledetta del pittore ha avuto in troppe occasioni la meglio sullo studio meditato dell'opera, determinando un profilo spesso sfocato, confuso, sempre in bilico tra leggenda e verità.A fare chiarezza sulla vicenda artistica del pittore romano, icona della Pop Art nazionale, è oggi la storica dell'arte Giorgia Gastaldon, autrice di un pregevole volume critico dedicato in particolare agli inizi della sua attività.IL “PRIMO” SCHIFANOEdito da SilvanaEditoriale, il libro – dal titolo Schifano. Comunque, qualcos'altro – si sofferma infatti sugli anni compresi tra il 1958 (data del suo esordio espositivo) e il 1964 (che coincide con la prima partecipazione alla Biennale di Venezia). È qui, in questo lasso di tempo concentrato e spesso studiato in maniera lacunosa, che la ricerca dell'artista si delinea nella sua unicità, lasciando intravedere quelli che in futuro sarebbero stati i nuclei tematici caratteristici della sua attività: la riflessione sul ruolo dell'immagine nella società dei mass media, le influenze della cultura “pop” americana, l'uso del colore e la forte indole sperimentale.Un'analisi metodica e curata che ha come fine conclusivo la restituzione di un Mario Schifano “meno personaggio e più artista”, come scrive la stessa Gastaldon nella prefazione al volume, “il cui valore sta nella coerenza, tempestività e autonomia delle proprie scelte, oltre che nella felicità istintiva della sua pittura”. Una pubblicazione che segna un nuovo passo nella (ri)scoperta dell'autore, attualmente al centro della retrospettiva Facing America al Center for Italian Modern Art di New York.[Immagine in apertura: Mario Schifano, Grande particolare di paesaggio italiano in bianco e nero, 1963, Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea © Mario Schifano, by SIAE 2021]
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