Ha fatto da pochi giorni il suo debutto in libreria “Cucinare con Corto Maltese”, il libro di ricette che mette insieme fumetto e cucina di alto livello. Un volume che omaggia, in maniera atipica, il famoso marinaio “figlio” della penna di Hugo Pratt.

Cosa ci fanno insieme Corto Maltese, Hugo Pratt, il pluripremiato chef Massimo Bottura e il campione della vela Giovanni Soldini? Ovviamente navigano, cucinano, scrivono e sognano. Questi protagonisti assoluti del fumetto, della cucina e dello sport si ritrovano ora tra le pagine di un nuovo libro: una sorta di “diario di bordo” che mette per la prima volta insieme, commentandole, alcune delle ricette scoperte dall'intrepido marinaio durante le sue avventure in giro per il mondo.LE RICETTE DI CORTO MALTESEEdito da Cong, il volume – dal titolo Cucinare con Corto Maltese (nell'immagine in apertura un dettaglio della copertina) – si sofferma su oltre cento piatti provenienti da alcuni dei luoghi più iconici raccontati nella mitica serie a fumetti di Hugo Pratt. Dal pesce del Mare del Nord ai profumi mediterranei di Italia, Spagna e Grecia, dai crostacei in salsa creola delle Antille ai sapori berberi del Nord Africa.IL NUOVO LIBROLe varie ricette (ora facilissime da preparare, ora più impegnative) sono inoltre accompagnate dai consigli di otto chef emergenti della "scuderia" di Massimo Bottura e dagli abbinamenti di vini suggeriti dal sommelier Antonio Mazzitelli. Infine, essendo Corto un marinaio, non potevano mancare i contributi dei campioni della vela più conosciuti: Tommaso Chieffi, Dudi Coletti, Matteo Miceli, Andrea Mura, Giancarlo Pedote, Mauro Pelaschier, Giovanni Soldini e Vasco Vascotto hanno partecipato a questo libro con alcune delle ricette che normalmente eseguono in barca nelle loro traversate.Il risultato è un manuale per buongustai che affonda le radici nella fantasia (prendendo spunto dalle avventure oniriche del personaggio “prattiano”) e conduce i lettori tra spezie e aromi provenienti da ogni latitudine.LE PAROLE DI MASSIMO BOTTURA“Per me, essere contemporanei significa riscoprire la tradizione portandola nel futuro, significa iniziare da una tradizione che sta seduta su secoli di storia e poi reinterpretarla con il mio pensiero contemporaneo: in una parola, rinnovare una tradizione significa prendere il meglio di essa e portarla nel futuro”, si legge nella prefazione di Massimo Bottura, chef stellato e fan di Corto Maltese. “Questo è un altro viaggio, è un altro oceano da attraversare. Non so quanto sarei riuscito a fare il cuoco senza questi viaggi, senza la musica o l’arte, senza mettere insieme la vista con l’udito e il gusto”.
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