Il nome di Robert Doisneau è da sempre legato a quello di Parigi. Moltissimi degli scatti realizzati dal maestro francese sono infatti riconducibili alla Ville Lumière e ai suoi abitanti. Un nuovo libro edito da Taschen approfondisce gli sviluppi di questo rapporto.

Protagonista lo scorso anno di una corposa retrospettiva al Museo Diocesano Carlo Maria Martini di Milano, con centotrenta scatti del maestro francese accolti nelle sale dell'istituzione meneghina, Robert Doisneau è al centro di una nuova monografia che ne ripercorre la carriera, soffermandosi in particolare sulle immagini dedicate alla “sua” Parigi.L'AMORE DI DOISNEAU PER PARIGIÈ proprio tra i vicoli della Ville Lumière, e nondimeno tra le strade della sua periferia, che l'artista trascorse buona parte della sua esistenza, catturando il brulichio umano ai piedi della Torre Eiffel. Bambini che giocano a cielo aperto incuranti del domani, innamorati che si stringono negli angoli della città, lavoratori e gente comune presa nelle sue attività quotidiane: i soggetti immortalati da Doisneau sono sempre posti in relazione con il contesto urbano che li ospita (come nel caso di Bacio davanti all'hotel De Ville, la foto scattata nel 1950 che ritrae una coppia di ragazzi che si baciano lungo le caotiche vie della capitale francese).Edito da Taschen, Robert Doisneau. Paris accende i riflettori proprio su queste opere, raccontando allo stesso tempo la passione e l'attenzione dell'artista nei confronti del genere umano – osservato sempre con profonda empatia e umorismo – e il suo amore per la città in cui visse fino al 1994, anno della scomparsa.IL NUOVO LIBRO TASCHEN SU DOISNEAURicco di oltre quattrocento pagine, il volume (disponibile per ora solo in lingua inglese, francese e tedesca) è un omaggio al talento di Doisneau, considerato uno dei padri fondatori della fotografia umanista francese e del fotogiornalismo di strada. Sfogliando la monografia si passa dalle prime opere realizzate come fotografo pubblicitario, alle immagini scattate durante la Resistenza, dai reportage per riviste come Vogue ai racconti della vita operaia all'interno degli stabilimenti parigini; e poi ancora gli innumerevoli ritratti, realizzati su commissione e non, di bambini, cani e celebri personaggi e artisti. Il libro è inoltre impreziosito da una selezione di scatti a colori, e dalla prefazione firmata dalle due figlie dell'artista: Francine Deroudille e Annette Doisneau.[Immagine in apertura: courtesy Taschen]
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