Dentro gli uffici più spettacolari del mondo
LETTERATURA
L'ufficio del futuro sarà più “smart”, adatto alle esigenze di un mondo sempre più green e flessibile. Nell'attesa che la transizione si compia, ecco un volume che documenta alcuni dei luoghi di lavoro più iconici degli Stati Uniti. Edifici progettati da grandi architetti e designer del nostro tempo.
Nell'arco di poche settimane, agli
inizi della pandemia, milioni di persone in tutto il mondo hanno
smesso di recarsi in ufficio, allo scopo di ridurre gli spostamenti e
i contatti fisici con i colleghi. Il concetto stesso di “lavoro in
presenza” è improvvisamente decaduto, trasformandosi e adattandosi
alle nuove esigenze.
Oggi che la situazione pandemica è
certamente meno drammatica rispetto a due anni fa, i dubbi
sull'effettiva necessità di recarsi ogni giorno sul luogo di lavoro
restano: quanto è davvero importante e produttivo svolgere le
proprie mansioni in ufficio in maniera costante e quotidiana?
Esistono soluzioni ibride attuabili ed efficaci? E se gli uffici
continueranno a esistere, quanto saranno diversi da quelli che
abbiamo conosciuto in passato, nel mondo pre-Covid?
IL NUOVO LIBRO DI TASCHEN
Non risponde direttamente a queste domande il nuovo libro The Office of Good Intentions. Human(s)
Work, eppure gli interrogativi che emergono dalle sue quasi
seicento pagine sono anche riconducibili alla situazione che
stiamo attraversando.
Portato sugli scaffali dalla casa
editrice Taschen, il volume si sofferma in particolare sui luoghi di
lavoro più spettacolari degli Stati Uniti: uffici in larga parte
riconducibili a un'epoca anteriore alla nostra (prevalentemente
costruiti negli anni Ottanta e Novanta) eppure lungimiranti, in grado
di pensare al lavoro da una prospettiva meno seriosa, opprimente, o
addirittura per certi versi ludica.
UN TOUR TRA GLI UFFICI PIÙ ICONICI
DELL'AMERICA
Curatori della pubblicazione sono
Florian Idenburg e LeeAnn Suen, che in dodici capitoli hanno
analizzato alcuni degli spazi lavorativi più stravaganti e rivoluzionari della storia recente. Si
tratta di uffici con vedute panoramiche mozzafiato – come nel caso
del Mesa Laboratory of the National Center for Atmospheric Research
–, luoghi ariosi e con una gestione degli spazi persino giocosa.
I vari approfondimenti scritti,
dedicati al cambiamento della condizione lavorativa dagli anni
Settanta a oggi, e alla necessità di trovare soluzioni che rendano
gli uffici del futuro aperti alla socializzazione e alla
flessibilità, sono accompagnati da una ricca selezione di fotografie
scattate da Iwan Baan. Si passa così dalle
vedute di palazzi iconici – come quelli del grande architetto Frank
O. Gehry – agli eccentrici posti di lavoro di multimilionari come
Hugh Hefner, il leggendario fondatore della rivista Playboy;
dai progetti di Marcel Breuer per i grandi uffici delle
multinazionali dell'informatica agli oggetti di design più
innovativi, che contribuiscono a rendere il nostro spazio di lavoro
più piacevole per il corpo e la mente – è il caso della sedia
Aeron, dagli anni Novanta punto di riferimento per le sedute
ergonomiche.
[Immagine in apertura: p. 316 NCAR Mesa
Laboratory, Boulder, Colorado, 243,000 SF, Government research
laboratory. I.M. Pei & Associates. 1964–196. Copyright: © Iwan
Baan]