Il nuovo lavoro dell'artista Rafael Lozano-Hemmer è una grande installazione nel cuore della Ozark National Forest, in Arkansas. Un progetto che mira a coinvolgere il pubblico, invitandolo a ritrovare dialogo con la natura.

Una nuova installazione interattiva si prepara a illuminare gli immensi spazi verdi nei pressi del Crystal Bridges Museum of American Art, il museo di Bentonville, negli Stati Uniti, dedicato all'arte americana passata e presente. Posizionata a ridosso della Ozark National Forest, la più grande foresta dell'Arkansas, l'istituzione ha scelto proprio gli spazi naturali circostanti per ospitare la nuova rassegna, dal titolo Listening Forest: un progetto multisensoriale, che invita i visitatori a riscoprire se stessi, rafforzando il dialogo con il mondo esterno e con gli altri. IL PROGETTO DI RAFAEL LOZANO-HEMMER Autore dell'iniziativa (che avrà luogo dal 31 agosto al 1° gennaio 2023) è Rafael Lozano-Hemmer, artista di origini messicane già noto per i suoi interventi interattivi. Seguendo la scia delle opere già proposte nell'arco della sua carriera, il lavoro pensato per il Crystal Bridges Museum si compone di otto installazioni audiovisive distribuite in ambienti diversi della foresta. Si tratta di installazioni outdoor pensate in relazione all'ambiente, che puntano a impiegare le nuove tecnologie come veicolo di comunicazione con il mondo naturale. LE INSTALLAZIONI IN MOSTRA Aperte a visitatori di tutte le età, le otto opere si intitolano: Recorded Assembly, Arkansas Text Stream, Pulse Forest, Thermal Drift, Remote Pulse, Embodied Light Beacons, Voice Forest e Summon. Ognuna di esse si sofferma su uno specifico aspetto, con l'intento di condurre il pubblico in un viaggio multisensoriale e immersivo. Recorded Assembly unirà i tratti del viso dei partecipanti in un ritratto unico e in continua evoluzione, mentre con Pulse Forest i battiti cardiaci dei visitatori saranno trasformati in lampadine che si accenderanno creando una "costellazione" di piccole luci nel buio. Protagonista di Voice Forest è invece la voce: in questo caso il pubblico è invitato a lasciare una registrazione vocale, che si unirà a un coro di voci sommate per tutta la durata dell'evento. Un progetto che promette di regalare stupore e meraviglia a chi avrà la fortuna di visitarlo. [Immagine in apertura: Summon, simulation by Antimodular Studio]
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