Con i loro studi progettano strutture avveniristiche e innovative. Ma come se la cavano architetti, ingegneri e designer con il pan di zenzero? Torna al Museum of Architecture a Londra la mostra natalizia "Gingerbread City", che quest'anno esplora il tema della natura nel contesto urbano.

Perché la ridefinizione del rapporto fra natura e architettura è ormai ampiamente considerato un punto imprescindibile dell'agenda urbana di molte città? In quale modo gli interventi cosiddetti "green" possono migliorare gli spazi in cui viviamo e lavoriamo? Quali strategie dovremmo adottare per mitigare l'impatto del cambiamento climatico e per riscrivere il destino dei paesaggi che già subiscono i contraccolpi di questa crisi? A tali domande, così pressanti negli ultimi anni, hanno offerto possibili risposte alcuni dei principali architetti, ingegneri, urbanisti, paesaggisti e designer del Regno Unito, in occasione del progetto Gingerbread City 2021 . A LONDRA LA CITTÀ GREEN IDEALE IN PAN DI ZENZERO  Promossa dal Museum of Architecture di Londra e giunta al quinto anno, l'iniziativa persegue una precisa finalità. Vuole avvicinare il pubblico alla disciplina architettonica e alle sfide con cui, ogni giorno, si misurano i progettisti nel loro lavoro, riconoscendo il valore della loro professionalità e l'interesse collettivo dei temi che affrontano. Le modalità scelte per attivare questo dialogo sono "giocose" e fortemente legate all'atmosfera natalizia. I migliori architetti e designer del Regno Unito, selezionati per l'occasione, sono infatti invitati a realizzare un edificio o una struttura in scala, coerente con il tema assegnato, impiegando come "materiali di costruzione" pan di zenzero e dolciumi. Quest'anno il risultato finale, presentato in una mostra visitabile fino al 9 gennaio, è una "città ideale" ispirata alla natura. Si basa su un vero e proprio masterplan, il cui sviluppo è stato affidato allo studio Madeleine Kessler Architecture and Tibbalds Planning and Urban Design.OLTRE 100 MINI-ARCHITETTURE IN MOSTRA Lungo il percorso di visita è possibile sbirciare all'interno degli edifici progettati, in alcuni casi "aperti" in sezioni, valutare la creatività delle soluzioni elaborate, oltre ad apprezzare la destrezza e la precisione con cui queste insolite "maquette dolci" sono state eseguite. La Gingerbread City 2021 include oltre 100 "mini-architetture", distribuite secondo cinque macro-aree tematiche. Ciascuna riflette una dichiarata "tendenza" dell'architettura contemporanea: si va dai progetti di agricoltura urbana, che favoriscono la produzione di ortaggi a chilometro zero, a quelli di riattivazione delle sponde fluviali; si passa dalla zona della "cintura verde" fino a quella ricca di siti dismessi o in stato di abbandono oggetto di recupero. ANCHE UN PROGETTO DI FOSTER + PARTNERS Immancabili il municipio, lo stadio, l'università e le scuole, le strutture per uffici, i complessi residenziali, i parchi e la stazione ferroviaria, punto di arrivo (e di partenza) dei binari che attraversano l'intero nucleo cittadino. Fra gli studi partecipanti quest'anno si segnalano Foster + Partners, autore dell'urban farm Honeycomb Heights ,e Arup Foresight, cui si deve lo spazio verde all'aperto del Caramac Camping ed Eco-Eclairs. Anche stando a distanza da Londra è possibile lasciarsi ispirare, dando un'occhiata ai contenuti condivisi sul profilo Instagram ufficiale della mostra; per i visitatori è invece attivo ogni giorno un laboratorio per realizzare una serra da portare a casa. Naturalmente in pan di zenzero![Immagine in apertura: The Gingerbread City 2021. Honeycomb Cafe by LSI Architects Photo © Luke Hayes]
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