Secondo le stime, entro il 2050 circa il 70% della popolazione mondiale vivrà in aree urbanizzate e, specie nelle città costiere, dovrà fronteggiare l'impatto del cambiamento climatico. Con sede nei Paesi Bassi, lo studio di architettura Waterstudio.NL sviluppa soluzioni specifiche per le sfide che attendono l'umanità, come dimostra il progetto della prima città galleggiante al mondo alle Maldive.

Ci sono aree del mondo in cui l'innalzamento del livello delle acque marine rappresenta una questione urgente, che impone l'adozione di misure specifiche. Appartiene a pieno titolo a questa categoria di luoghi la Repubblica delle Maldive, formata da oltre 1100 atolli e isole, di diverse dimensioni, sparsi nell'oceano Indiano. Circa l’80 per cento del territorio maldiviano ha un'altItudine sul livello del mare inferiore a un metro: una condizione che espone una rilevante porzione dell'arcipelago al rischio di essere sommerso nei prossimi decenni. Cosa fare? In quale modo assicurare alla popolazione locale una prospettiva di permanenza in quest'area del mondo? IL PROGETTO DELLA PRIMA CITTÀ GALLEGGIANTE AL MONDO Denominato Maldives Floating City (MFC), il progetto messo a punto dallo studio di architettura olandese Waterstudio.NL, su incarico della joint venture costituita dallo sviluppatore immobiliare Dutch Docklands e dal governo delle Maldive, rappresenta un modello unico nel suo genere a livello globale. Destinata a essere ultimata entro il 2027, MCF sarà la prima città galleggiante al mondo e potrà ospitare una comunità di 20mila residenti, assicurando sostenibilità e vivibilità. Sorgerà a 15 minuti di barca dalla capitale delle Maldive, Malé, e dall'aeroporto internazionale dell'arcipelago; disporrà di 5.000 unità galleggianti con varie funzioni. Ci saranno, naturalmente, le abitazioni, ma come in qualsiasi città l'impianto urbano includerà scuole, aree commerciali, spazi per i servizi primari e le infrastrutture per la mobilità, a partire da ponti e passerelle. Con un'impostazione planimetrica che evoca la forma di un corallo cerebrale, Maldives Floating City sarà anche un luogo di "produzione energetica": punterà alla propria autosufficienza ricorrendo all'energia solare, al reimpiego delle acque reflue e ad altre strategie e tecnologie applicabili in questi contesti.UNA SOLUZIONE CONTRO L'INNALZAMENTO DEI MARI A fornire dettagli aggiornati sul progetto è una nota stampa diffusa nei giorni scorsi: nel mese di giugno si è svolto a Malé un incontro nel corso del quale sono stati siglati gli ultimi accordi previsti per l'avvio dei lavori per la realizzazione della città galleggiante; a sottoscriverli anche i rappresentati delle autorità locali. Contestualmente è stato reso noto che il processo costruttivo richiederà da 4 a 5 anni per essere portato a termine. [Immagine in apertura: Photo by Nattu Adnan on Unsplash]
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