Per la città inglese di Manchester il 2023 sarà l'anno dell'apertura della Factory International progettata dallo studio OMA - Office for Metropolitan Architecture. Nell'attesa di questa novità, uno storico museo cittadino ha rinnovato e ampliato i propri spazi espositivi e per tutto l'anno accoglie una mostra dedicata all'antico Egitto.

Non ha eguali nel Regno Unito la nuova South Asia Gallery del Manchester Museum: esito della partnership siglata con il British Museum, è infatti la prima galleria permanente del Paese dedicata alle storie e alle comunità dell'Asia meridionale e della sua diaspora. Si tratta di una delle principali novità che accompagnano la riapertura del Manchester Museum, fra i più prestigiosi musei universitari inglesi, recentemente oggetto di un'importante opera di riqualificazione e riallestimento. Gli oltre 140 manufatti storici esposti nella nuova sezione, provenienti dalle collezioni interne e dal patrimonio del British Museum, consentono ai visitatori di aprire un varco su una specifica porzione del continente asiatico, analizzandone i temi sociali oltre a musica, danza e scienza.IL NUOVO VOLTO DEL MANCHESTER MUSEUM "La riapertura segna un momento importante nella ricca storia del Manchester Museum", ha commentato la direttrice dell'istituzione Esme Ward, aggiungendo che le rinnovate gallerie e le esposizioni consentiranno di "mostrare il meglio delle collezioni storiche del museo, oltre ad affrontare le urgenze dei giorni nostri ed evidenziare le complessità del nostro mondo".  Un proposito perseguito, oltre che nell'area già presentata, anche negli spazi della Lee Kai Hung Chinese Culture Gallery, che, illustrando storie di migrazione, amicizia e collaborazione fra Manchester e la Cina, invita a ridurre le distanze fra i due popoli e i rispettivi territori. Fino al 31 dicembre prossimo, il museo ospita inoltre la mostra Golden Mummies of Egypt, che a partire da una recente ricerca condotta proprio dall'Università di Manchester "sfida le narrazioni" più consolidate sull'antico Egitto con un progetto espositivo che riunisce oltre 100 opere e 8 mummie.MUSEI E NUOVI SPAZI ESPOSITIVI DI MANCHESTER Aperto nel 1890 e da allora ospitato in un edificio neogotico, progettato dall'architetto Alfred Waterhouse, il museo possiede una collezione di circa 4,5 milioni di reperti, relativi alle scienze naturali e alle culture umane. Affidato allo studio londinese Purcell, l'intervento ha dotato il complesso di un moderno ampliamento a due piani, in cui è stata allestita la South Asia Gallery, oltre a una caffetteria e al negozio interno. Particolare la scelta compiuta dagli architetti: l'estensione è resa riconoscibile rispetto al resto del complesso da un rivestimento in piastrelle di terracotta smaltata verde: un omaggio all'artigianato locale e al patrimonio architettonico cittadino del periodo vittoriano ed edoardiano. Concluso questo iter, l'attenzione si sposta ora sull'apertura della Factory International, il maxi centro espositivo progettato da OMA - Office for Metropolitan Architecture atteso entro l'anno. Fra gli appuntamenti annunciati per l'apertura emerge You, Me and the Balloons, la mostra dedicata a Yayoi Kusama. [Immagine in apertura: Manchester Museum - Living Worlds Gallery, photo by Chris Bull]
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