Dipinti, statue, incisioni, monete, armature, vasi e altre meraviglie dell'arte antica: dal 25 maggio 2023, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli ricostruirà l'epopea di Alessandro Magno con un'attesa mostra arricchita da importanti prestiti internazionali. Un'occasione ideale per accedere anche all'ala espositiva recentemente riaperta.


A Napoli la collezione permanente del MANN si svela agli occhi dei visitatori come mai prima d'ora. Con la ristrutturazione – e la conseguente riapertura dopo cinquant'anni – dell'ala ovest del museo archeologico partenopeo, diventa infatti possibile l'esposizione di un'ulteriore parte del patrimonio museale. Nella "ritrovata" sezione di una fra le più grandi e prestigiose istituzioni internazionali dedicate all'archeologia classica sono ora esposti 240 manufatti che ricostruiscono il contesto della Campania durante l'epoca romana. Opere, come sculture, affreschi e iscrizioni, provenienti da città fondamentali nell'antico assetto regionale, tra cui Capua, Pompei ed Ercolano.RIAPERTA L'ALA OCCIDENTALE DEL MANN Tale intervento, portato a termine di recente, va a sommarsi alle operazioni promosse fin dal 2015 dal direttore Paolo Giulierini. Il minimo comune denominatore delle azioni intraprese in questo arco temporale è stata la volontà di rendere la struttura museale, insediatasi in un edificio seicentesco, al passo con i tempi, ovvero capace di rispondere alle esigenze del pubblico contemporaneo e ai propri bisogni, sia gestionali che funzionali. Oltre alla riattivazione dell'ala ovest, il MANN si è in questi anni dotato di ulteriori aree espositive, di un auditorium da 330 posti, di un ristorante e di servizi quali il dipartimento educativo, il laboratorio per la conservazione e il restauro e la nuova sezione dedicata alla "tecnologia" nell'Antica Roma. Il tutto portando avanti anche un'intensa programmazione espositiva, che per il 2023 include un'attesa mostra su Alessandro Magno.AL MANN LA MOSTRA SU ALESSANDRO MAGNO Proprio al re di Macedonia, il cui regno si protrasse dal 336 al 323 a.C. incidendo con forza nella storia dell'Europa e dell'Asia, è dedicata la rassegna Alessandro Magno e l'Oriente: Scoperte e meraviglie. In apertura il 25 maggio al MANN, punta a gettare nuova luce sulla figura del celebre sovrano e condottiero, affrontando anche il tema della diffusione della cultura greca in Egitto, Asia e nel subcontinente indiano. Un proposito perseguito con 150 opere, di cui sessanta provenienti dalla collezione del MANN che, per l'occasione, saranno poste in dialogo con manufatti concessi in prestito da Louvre, British Museum, Archaeological Museum of Thessaloniki, oltre che dal Museo Nazionale Romano e dal Museo delle Civiltà – Museo d’Arte Orientale “Giuseppe Tucci”. Ripercorrendo il susseguirsi di battaglie e trionfi militari, la mostra indagherà anche l'eredità di Alessandro Magno, evidenziando i risvolti culturali, sociali e religiosi innescati dagli scambi tra civiltà avvenuti durante e dopo la sua ascesa. Tante le meraviglie artistiche del passato riunite per l'occasione, a cominciare dalla statua equestre in bronzo che mostra il re a cavallo: databile intorno al I secolo a.C., riemerse da Ercolano durante le campagne di scavo di epoca borbonica. [Immagine in apertura: Statuette of Alexander on horseback from Herculaneum, bronze with silver inlays, 1st century BC. Images courtesy of The National Archaeological Museum of Naples]
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