A Mantova, dal 27 maggio al 28 agosto 2022, si rinnova l'appuntamento con la Biennale Light Art. La nuova edizione, dedicata al tema "La ricerca contemporanea sulla Luce, tra Arte e Design", è accolta dalla dimora progettata da Andrea Mantegna, oggi sede di un centro espositivo.

Città d'arte fra le più interessanti dell'Italia settentrionale, Mantova si appresta a ospitare la nuova edizione della Biennale Light Art. L'appuntamento segue una tradizione avviata in anni recenti, divenuta parte integrante del palinsesto culturale locale. Dopo essere stata accolta negli ambienti di Palazzo Ducale, come già accaduto nel 2020, anche quest'anno la kermesse avrà luogo nella casa e nel giardino di Andrea Mantegna. Dal 27 maggio al 28 agosto 2022 a "misurarsi" con gli spazi della dimora personalmente realizzata dall'artista, risalente alla seconda metà del Quattrocento e oggi adibita a centro espositivo e artistico, saranno alcune opere luminose eseguite da autori contemporanei.A MANTOVA TORNA LA BIENNALE LIGHT ART Curata da Vittorio Erlindo, la Biennale Light Art prende in esame il tema "La ricerca contemporanea sulla Luce, tra Arte e Design". Attraverso i lavori degli artisti invitati ‒ fra cui Paolo Cavinato, Davide Coltro, Davide Dall'Osso, Vincenzo Marsiglia e Marinella Pirelli ‒, a essere indagato sarà il "territorio di confine" fra la produzione artistica e il design. In entrambe le discipline il ricorso alla luce diviene sinonimo di peculiari esperienze visive e relazionali, in grado di incidere nella percezione dei luoghi, pubblici o privati che siano, e delle dinamiche che si svolgono al loro interno. Artisti e designer che impiegano questa risorsa, dall'alto potenziale espressivo e narrativo, finiscono spesso per valicare i confini del loro specifico ambito professionale, dimostrando quanto la luce sfugga alle definizioni univoche.UNA PERFORMANCE ISPIRATA ALLA FIGURA DI CIRCE L'edizione 2022 della Biennale Light Art si lega all'attualità con la scelta di devolvere parte dell’incasso alle organizzazioni attive nel mantovano a supporto dei rifugiati ucraini. Fra le opere presentate c'è l'inedita performance Circe. Amore e guerra dell’artista Marilena Vita, associata a un video del compositore, architetto e artista multimediale Emanuel Dimas de Melo Pimenta. A raccontare questo lavoro, appositamente concepito per la kermesse e che debutterà il 28 maggio, alle ore 21:30, è la stessa autrice. "Dopo la tragedia inaspettata e cruenta che il mondo sta vivendo con l’invasione della Russa in Ucraina, il mio progetto già definito ha subito delle interferenze sostanziali. Circe creatura mitologica opera tra il bene e il male, l'amore e la guerra, che non sono altro che le due leggi fondamentali della termodinamica: aggregazione e disaggregazione", ha raccontato Marilena Vita, per la quale il celebre personaggio dell'Odissea "rappresenta la divina incarnazione delle due facce dell’umano: l’amore e la guerra".  [Immagine in apertura: Vincenzo Marsiglia, Prospect, 2021. Neon, vetro soffiato a bocca di Murano]
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