Quali forme ha assunto l'architettura postmoderna a Londra? Un itinerario urbano alla ricerca delle più rilevanti manifestazioni di questo movimento nella capitale britannica quali tappe dovrebbe includere? Lo racconta la nuova Postmodern London Map.

Città fra le più vivaci su scala europea dal punto di vista architettonico, Londra è la destinazione presa in esame dalla casa editrice Blue Crow Media nel progetto Postmodern London Map. Appena pubblicata, la mappa tematica fa luce sulle modalità con cui una delle correnti architettoniche di più complessa decifrazione dell'intero Novecento si è espressa nella capitale inglese. Sviluppatasi come "reazione" a rigorosi criteri formali del Movimento Moderno, nelle sue eterogenee manifestazioni l'architettura postmoderna ha sostenuto la reintroduzione della decorazione e la rivalutazione dell'ornamento. Principi perseguiti attingendo dichiaratamente da codici e simboli distintivi di epoche e stili precedenti e anche attraverso la pratica del citazionismo. A portare alla scoperta delle peculiari forme assunte da questa visione nel contesto londinese sono oggi i testi redatti dallo scrittore e curatore Owen Hopkins e le fotografie realizzate, in giro per la città, da Nigel Green.TUTTA LA LONDRA POSTMODERNA A PORTATA DI MANO Dopo Art Deco London Map, Brutalist London Map, Great Trees of London Map, London Underground Architecture & Design Map, e Nicholas Hawksmoor London Map, proposte sempre dal medesimo editore, la nuova mappa invita a scoprire la città prestando attenzione alle audaci presenze postmodern che la caratterizzano. Eclettici, sorprendenti e singolarmente descritti da dettagliati focus e immagini, gli oltre cinquanta edifici selezionati portano la firma di alcuni fra i più rappresentativi interpreti di questo movimento. Fra le altre, sono state incluse opere progettate da James Stirling, CZWG, Jeremy e Fenella Dixon, Terry Farrell & Partners, FAT, SOM e John Outram. Proprio all'architetto britannico si deve la Isle of Dogs Storm Water Pumping Station: realizzata fra il 1985 e il 1988, per la sua ricchezza visiva e l'uso intenso del colore costituisce un unicum nel panorama delle stazioni londinesi.L'ARCHITETTURA RACCONTATA DALLE MAPPE Concepite come strumenti di agile consultazione, le mappe curate da Blue Crow Media offrono un'alternativa a chi desidera conoscere il patrimonio architettonico di più recente costruzione nelle città del mondo. Destinate a un pubblico non solo di specialisti, disegnano itinerari tematici complementari a quelli legati alle mete di interesse storico-artistico più note. Nello stesso tempo, permettono di identificare (e imparare a riconoscere) le tante declinazioni dell'architettura contemporanea e moderna. Un invito a oltrepassare le interpretazioni frettolose, in nome di un'osservazione più consapevole degli edifici e delle infrastrutture che formano l'identità delle città internazionali. Qualche esempio? Si va da quella dedicata all'architettura contemporanea di Venezia fino alla serie di pubblicazioni sul brutalismo, che include le tappe a Seoul e Washington e persino un calendario tematico.  [Immagine in apertura: Isle of Dogs Storm Water Pumping Station, John Outram Associates, 1985-88. © Nigel Green for Blue Crow Media]
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