Il mito fragile e immortale di Marilyn Monroe
CINEMA
Inseparabili – Vite all’ombra del genio – Sognando con Marilyn
Venerdì 4 agosto – dalle ore 21:15
È un giorno d’agosto del 1962 quando l’America e il mondo intero si svegliano con la tragica notizia del ritrovamento del corpo senza vita di Marilyn Monroe nella sua abitazione di Fifth Helena Drive: un dramma che mette in luce tutta la fragilità e la complessità di una donna così bella da sembrare immortale. Nell’anniversario di quella funesta notte, venerdì 4 agosto Sky Arte rende omaggio all’iconica attrice con una serata interamente dedicata alla sua memoria.
Si parte alle ore 21:15 con Inseparabili – Vite all’ombra del genio – Sognando con Marilyn. La serie con Carlo Lucarelli esplora le vite dei grandi miti della storia attraverso lo sguardo di personaggi secondari e spesso dimenticati: in questo caso, i riflettori sono puntati su Lee Strasberg, direttore dal 1951 al 1982 del celebre Actors Studio, nonché insegnante di recitazione e amico di Marilyn. Secondo alcuni osservatori contribuì a generare in lei timori e insicurezze, mentre per altri incarnò la figura paterna che non ha mai avuto. Il rapporto tra i due viene messo a nudo attraverso una serie di lettere, poesie e manoscritti ritrovati dalla vedova Strasberg nel 2007.
Alle ore 21:50 la serata prosegue con la puntata di Artists in Love, la produzione Sky Arte dedicata alle storie d’amore più incredibili della storia dell’arte e dello spettacolo, focalizzata su Marilyn Monroe e Arthur Miller. A essere ripercorso è il matrimonio tormentato fra l’attrice e lo scrittore e intellettuale: si sposano nel 1956, quando Marilyn è all’apice della sua carriera ma alle prese con un malessere che sembra non abbandonarla mai. Miller è il suo punto di riferimento e il suo pilastro, ma resta sempre concentrato sulla sua carriera. Gradualmente lei sprofonda in un abisso di bisogni e paure, aggravato dal dolore di non riuscire ad avere un figlio: "Miller è intelligente – confesserà poi Marilyn – uno scrittore meraviglioso, ma penso che sia più degno come artista che come marito".