Per Pesaro 2024 l'arte contemporanea raggiunge anche gli scogli del mare
ARTE
Svelato il nuovo progetto permanente di Matteo Fato per Pesaro 2024 – Capitale italiana della cultura. Dal titolo “Una favola equestre senza cavalcata (Caretta Caretta)” si compone di due opere: una scultura di una tartaruga in bronzo, collocata sugli scogli, e cinque “quadri tattili” destinati alla Biblioteca 'Louis Braille' - Baia Flaminia.
Proseguono le iniziative promosse per Pesaro 2024 – Capitale italiana della cultura. Dopo le due installazioni immersive presentate dal collettivo Numero Cromatico al Centro Arti Visive Pescheria, che riflettono sul rapporto tra uomo e natura attraverso l’intelligenza artificiale (visitabili fino al 13 ottobre), la performance di Marina Abramović, l’esperienza musicale Kagami del compositore Ryuichi Sakamoto e Tin Drum, è la volta di Matteo Fato. L'artista italiano si aggiunge al gruppo con una nuova installazione permanente: si intitola Una favola equestre senza cavalcata (Caretta Caretta), e sorge nel Quartiere 9 - Soria - Tombaccia di Monteciccardo.L'ARTE DI MATTEO FATO PER PESARO 2024A cura di Simone Ciglia, il lavoro appena inaugurato si inserisce nel più ampio progetto Dalle sculture nella città all’arte delle comunità a sua volta coordinato da Marcello Smarrelli, che prevede l'installazione di 13 opere (una per ogni quartiere e per il Municipio della città). L’obiettivo è sviluppare una riflessione sul rapporto tra le arti e lo spazio pubblico, nel contesto pesarese. Quello di Fato è il decimo intervento, e si articola in due componenti: la prima è una scultura in bronzo su plinto in marmo collocata sugli scogli prospicienti il Molo Rosa dei Venti di Baia Flaminia. L'opera è dedicata alla tartaruga marina ed è idealmente parte del progetto di salvaguardia Oasi delle Tartarughe, che si occupa della cura dell’habitat marino e costiero del Parco San Bartolo con particolare riguardo per questa specie in pericolo di estinzione. La scultura, di formato ridotto, replica i canoni della statuaria equestre, ma l’animale è rappresentato al fianco di una figura umana (autoritratto dell’artista): posti sullo stesso piano, i due soggetti abbandonano la logica del dominio per instaurare una relazione di comprensione e solidarietà.I QUADRI "DA TOCCARE" DI MATTEO FATOLa seconda installazione, infine, si compone di una serie di “quadri tattili” realizzati in collaborazione con la Biblioteca Louis Braille, punto di riferimento culturale del quartiere che fa dell’inclusività la sua missione: il suo patrimonio librario, infatti, comprende una ricca collezione di volumi tattili e strumenti multimediali rivolti alle persone con disabilità visiva e altre particolari necessità cognitive e sensoriali. Coerentemente con la vocazione di questo luogo, Matteo Fato traspone il Braille in ambito pittorico, creando cinque quadri da esplorare con il tatto che raccontano una favola dedicata alla tartaruga e allestiti nelle sale della biblioteca.[Immagine in apertura: Matteo Fato, Una favola equestre senza cavalcata (Caretta Caretta), 2024 scultura in bronzo, 18 x 20 cm (circa), piedistallo in pietra della Majella h 20 x 25 x 50 cm. Scogli di Baia Flaminia, Pesaro (43°55'24.9"N 12°54'02.5”E) Courtesy dell’Artista & Monitor, Rome - Lisbon - Pereto (AQ). Photo Culto Productions]