Al via a L'Aquila il primo festival internazionale di arti performative
DANZA E TEATRO
Dal 16 al 19 settembre il capoluogo abruzzese diventa "capitale" delle arti performative. Succede grazie alla prima edizione di "Performative.01", il festival organizzato dal MAXXI L'Aquila e ricco di oltre trenta appuntamenti dedicati alla danza, alla musica e al teatro. Tra i protagonisti Cristina Donà, Tomás Saraceno e Ninos Du Brasil.
Avamposto del più famoso “gemello”
della Capitale, il MAXXI L'Aquila si prepara a dare ufficialmente il
via alla sua stagione artistica. Dopo il taglio del nastro dello
scorso 3 giugno, e la successiva inaugurazione della mostra Punto
di Equilibrio. Pensiero spazio luce da Toyo Ito a Ettore Spalletti,
il museo di arte contemporanea situato a Palazzo Ardinghelli scalda i
motori in vista di Performative.01, prima edizione del
festival che punta a trasformare la città abruzzese in un nuovo
centro delle arti performative su scala internazionale.
In calendario a partire dal 16
settembre, la rassegna ospiterà oltre trenta appuntamenti fra
performance, pièce teatrali, opere di danza, concerti e incontri con
decine di protagonisti dell'arte del nostro tempo. Un parterre mirato e
di grande prestigio, per un totale di quattro giorni dedicati alla
creatività e alla sperimentazione.
IL PROGRAMMA DEL FESTIVAL
A inaugurare il cartellone (giovedì 16
settembre alle ore 18:00) sarà la serie di con-formance:
incontri che diventano azioni performative. Un format inedito e
d'indubbio interesse inaugurato da Bartolomeo Pietromarchi e
dall'artista Cesare Pietroiusti, primi a salire sul palco del museo.
I riflettori si sposteranno successivamente sul Teatro dell’Accademia
di Belle Arti, sede del lavoro coreografico Bermudas di
Michele Di Stefano, e di Perpendicolare, affascinante “innesto”
tra il mondo della musica di Cristina Donà, la danza di Daniele
Ninarello e le composizioni musicali di Saverio Lanza.
Dedicato a Joseph Beuys e Fabio Mauri,
il festival – ispirato al tema CONTACT(less) – continuerà
il giorno successivo con Tomás Saraceno, autore di una spettacolare
coreografia presso la Basilica di Santa Maria di Collemaggio. Dopo
gli appuntamenti diurni con critici, curatori e storici dell'arte previsti
nella corte di Palazzo Ardinghelli, la sera sarà invece la volta dei
Masbedo. Ospite presso il cinquecentesco Castello Spagnolo
dell’Aquila, il duo di artisti metterà in scena un inedito progetto
scientifico e artistico realizzato in partnership con il MuNDA –
Museo Nazionale d’Abruzzo.
DANZA, MUSICA E TEATRO
Ancora teatro e musica caratterizzeranno gli ultimi due
giorni della manifestazione. Sabato 18 l'appuntamento è infatti in piazza
Santa Maria Paganica, dove gli studenti dell’Accademia di Belle
Arti dell’Aquila (partner della rassegna) saranno protagonisti di
tre performance. A seguire, sul palco del MAXXI, si
esibiranno Martina Raponi e Ninos du Brasil (nell'immagine in apertura), il gruppo di Nico
Vascellari noto per i suoi spettacoli tra techno, samba e batucada.
Domenica 19 settembre, ultimo giorno
della manifestazione, sarà infine la volta di
Filippo Tappi e Jacopo Ceccarelli/25, mentre la serata di chiusura sarà
destinata ad Hassan Khan, musicista, artista e scrittore che proporrà
una delle sue composizioni più rappresentative.
LE PAROLE DI BARTOLOMEO PIETROMARCHI
“La vivacità di questa città
è un grande stimolo ed è un piacere lavorare con la ricchissima
comunità artistica, culturale e scientifica aquilana”, ha
commentato Bartolomeo Pietromarchi, direttore del MAXXI L’Aquila. “Con
l’Accademia di Belle Arti abbiamo iniziato a collaborare già
prima dell’apertura del museo per i corsi di formazione, le
committenze, la mediazione culturale. Con 'CONTACT(less)' la
collaborazione continua, coinvolge anche il MuNDA – Museo Nazionale
d’Abruzzo diretto da Maria Grazia Filetici e si espande a tutta la
città. Il titolo di questa edizione evoca un paradosso: se da un
lato la mancanza di contatto legata alla digitalizzazione è indice
di progresso, dall’altro innesca un nuovo desiderio di interazione.
Le azioni degli artisti intendono allora riattivare una tessitura di
relazioni, e affermare la centralità delle arti performative nel
capoluogo abruzzese, nel solco di una tradizione di grandi artisti
che nel territorio hanno agito, in particolare Joseph Beuys e Fabio
Mauri, a cui questa prima edizione è dedicata”. Per ulteriori
informazioni sulla manifestazione vi invitiamo a consultare la pagina
ufficiale del museo.