A Milano la biennale di quartiere che viaggia anche in treno

Grazie a un efficace progetto di riqualificazione della periferia nord di Milano, NoLo (acronimo di “North of Loreto”) si è trasformato, negli ultimi anni, in un vero e proprio incubatore culturale. Fra le numerose iniziative artistiche che continuano a interessare l’intera zona vi è anche BienNoLo, biennale a cielo aperto che, fino al 10 ottobre, prende forma tra strade ed edifici del sobborgo meneghino. Ideata da Carlo Vanoni, e curata con l'associazione ArtCityLab, la rassegna quest'anno vuole essere un momento di festa e condivisione (come suggerisce anche il titolo, tratto da un verso delle Odi di Orazio che recita: "Nunc est bibendum, nunc pede libero pulsanda tellus", “Ora bisogna bere, ora bisogna far risuonare la terra con il piede libero”).  Grande novità del nuovo appuntamento è il numero dei partecipanti, praticamente raddoppiato rispetto al debutto del 2019. Sono infatti più di cinquanta gli artisti invitati a prendere parte alla manifestazione. Fra i tanti nomi coinvolti spiccano quelli di Rebecca Agnes, Loris Cecchini, Flavio Favelli, Rä di Martino e del giovane Giulio Alvigini, star di Instagram con il suo profilo di meme sul mondo dell’arte Make Italian Art Great Again. IL PROGETTO SPECIALE DI IGOR EŠKINJA Nell’ottica di far dialogare arte e vita quotidiana, l’ultima edizione di BienNoLo include anche l'intervento dell’artista croato Igor Eškinja in collaborazione con la società di trasporti Trenord. Intitolata Paesaggi imprevisti, l’opera si presenta come un’installazione ambientale allestita all’interno della carrozza di un treno. Fra macchie di colore giallo e brevi frasi nascoste, l’intervento di Eškinja ricopre letteralmente finestrini e superfici del vagone per invitare i viaggiatori a osservare il paesaggio da una prospettiva inedita. L'opera è "fruibile" tutti i giorni, fino al 10 ottobre, salendo a bordo del treno che percorre le linee Como-Saronno-Milano, Milano-Asso e S1 Saronno-Milano-Lodi. [Immagine in apertura: Bianco-Valente, Terra di me, 2018]