Fenomeno naturale tra i più suggestivi, l'arcobaleno ha stimolato la curiosità degli artisti ma anche di scienziati e antropologi, diventando un simbolo dalle molteplici sfumature. A esplorarle è la mostra che, a partire dagli spazi del Museo delle Culture, si diffonde nella città meneghina.

Sono tante le sfumature che caratterizzano il fenomeno dell'arcobaleno, non solo a livello cromatico. Dai tempi più antichi all'epoca contemporanea, l'arco iridato ha saputo suscitare interesse negli ambiti più disparati, dall'arte alla scienza all'antropologia, diventando ben presto simbolo di pace e di dialogo. Ad approfondire le caratteristiche di un fenomeno universale è la mostra Rainbow. Colori e meraviglie tra miti, arti e scienza, allestita al Mudec Museo delle Culture di Milano fino al 2 luglio 2023 e diffusa in altre istituzioni cittadine. Esito della collaborazione fra il Mudec, l’Ufficio Arte Pubblica, il Museo di Storia Naturale e il Planetario di Milano, la rassegna attinge sia dalla raccolta del Museo della Culture sia da prestiti internazionali per esplorare i molti significati assunti dall'arcobaleno nel corso dei decenni. Si inizia con l’installazione site specific a cura dell’artista Cory Arcangel per poi addentrarsi nell'allestimento ideato da Studio Grace.  LA MOSTRA SULL'ARCOBALENO A MILANO Ispirandosi alla mostra The Rainbow Show, allestita al De Young Museum di San Francisco nel 1975 a partire dal pensiero dell’attivista afroamericana Angela Davis e dall'idea di Rainbow Nation come ideale di integrazione, l'esposizione milanese affianca una serie di "capitoli" che prendono in esame le diverse interpretazioni del concetto di arcobaleno. La sezione "scienza e natura", ad esempio, guarda agli elementi prismatici e agli strumenti ottici antichi, mentre la sezione "miti e leggende" chiama in causa la tradizione giudaico-cristiana, in cui l'arcobaleno è segno dell'alleanza con Dio, e il Codex Florentinus del 1577 del frate francescano Bernardino da Sahagun. Spazio anche alla cultura asiatica, australiana e sudamericana, con il riferimento al tema del serpente arcobaleno, e a un focus sul mondo animale, dove livree iridate sono spesso strumento per adattarsi all'ambiente e garantirsi la sopravvivenza. L'ARCOBALENO SECONDO GLI ARTISTI Anche gli artisti si sono lasciati conquistare dall'arcobaleno sia dal punto di vista cromatico - basti pensare alle composizioni di Giacomo Balla, Josef Albers, Frank Stella - sia a livello immaginifico - ne sono prova le performance di Judy Chicago e il modello originale dello Spectral Passage, l'enorme arcobaleno percorribile realizzato dall'artista lituana Aleksandra Kasuba in occasione del Rainbow Show di San Francisco. Al pari della storica rassegna americana, anche Rainbow. Colori e meraviglie tra miti, arti e scienza si diffonde in altre sedi culturali milanesi: dal 23 febbraio il Museo di Storia Naturale aderirà al progetto offrendo al pubblico nuovi contenuti attraverso un percorso inedito fra le sue sale, mentre il Planetario proporrà quattro eventi serali nel segno della luce. Infine ad aprile, grazie all’Ufficio Arte Pubblica, inaugurerà I Trenta di Flavio Favelli: l'opera rimanda a trenta passaporti diversi riprodotti in una gamma di colori che evoca le cromie dell'arcobaleno. [Immagine in apertura: Franco Summa (Pescara 1938 - 2020), Sentirsi un Arcobaleno addosso, 1975, 24 magliette, appositamente tessute con 24 fasce di colori, donate a 24 autori-attori. Courtesy Fondazione Summa, Pescara]
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