La rivoluzione della moda italiana
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Moda – Una rivoluzione italiana
Giovedì 2 gennaio – dalle ore 21:15
La moda ha plasmato e, al contempo, rispecchiato le grandi trasformazioni sociali, culturali e di genere del nostro Paese. Attraverso le voci di alcuni tra i più importanti protagonisti ed esperti del settore, Moda – Una rivoluzione italiana, in onda su Sky Arte giovedì 2 gennaio, accompagna lo spettatore in un itinerario nella storia della moda italiana, articolato in quattro episodi.In onda alle ore 21:15, la prima puntata ci porta dagli inizi del Novecento alla fine della Seconda guerra mondiale: un periodo di forti contrasti, in cui la moda passa dalle costrizioni del corsetto alla libertà espressiva dei primi movimenti femministi. Il racconto fa luce su figure pionieristiche come Rosa Genoni, prima stilista italiana a emanciparsi dalle influenze d’Oltralpe, ed Elsa Schiaparelli, creatrice di un'estetica eccentrica. Tra gli intervistati spiccano l’antropologa Benedetta Barzini, il fotografo Oliviero Toscani, e la teorica della moda Maria Luisa Frisa.Il secondo episodio, in onda alle ore 22:15, si concentra sugli anni dal dopoguerra al Sessantotto, con l’esplosione del Made in Italy e la consacrazione internazionale di stilisti come le Sorelle Fontana e Salvatore Ferragamo. In questo periodo, la moda diventa strumento di rinascita e ridefinizione dell’identità femminile, accompagnando il cambiamento del ruolo delle donne nella società.Alle ore 23:15, il terzo capitolo abbraccia il periodo esteso dal Sessantotto ai primi anni Novanta, caratterizzato dall’affermazione della moda come espressione di libertà politica e culturale. Milano emerge come capitale del Made in Italy, trainata dall’ascesa di Giorgio Armani, Gianni Versace e Valentino.La serata si chiude con la quarta puntata, alle ore 00:15, con cui si arriva fino ai giorni nostri, con l’affermarsi della moda genderless e sostenibile. Protagonisti come Alessandro Michele di Gucci e Miuccia Prada ridefiniscono i confini estetici e culturali del settore, rispondendo alle sfide della globalizzazione, del digitale e dell’inclusione.