Conto alla rovescia a Genova per l'apertura della mostra "Monet. Capolavori dal Musée Marmottan Monet di Parigi", con la quale prende avvio il programma espositivo 2022 di Palazzo Ducale. Esposti 50 capolavori del più autorevole pittore impressionista.

Sono le sale del Munizioniere di Palazzo Ducale, a Genova, ad accogliere i cinquanta capolavori di Claude Monet protagonisti di una delle più attese mostre del primo semestre del 2022. Dal titolo Monet. Capolavori dal Musée Marmottan Monet di Parigi, il progetto espositivo, al via il prossimo 11 febbraio, fa luce sulle evoluzioni dello stile di uno dei massimi interpreti della stagione impressionista, svelandone al contempo il lato intimo e privato. Provenienti dal Musée Marmottan Monet di Parigi, i dipinti in mostra a Genova includono infatti opere che il maestro francese scelse di tenere accanto a sé per tutta la vita, conservandoli nella dimora di Giverny, una delle più amate case d'artista del mondo.LA MOSTRA DI MONET A GENOVA Proprio la celebre casa, e in particolare i suoi magnifici giardini, rappresentano uno dei soggetti dei lavori di Monet esposti, con modalità innovative e suggestive, a Genova. Dopo una lunga permanenza a Parigi, intervallata da viaggi in giro per la Francia e all'estero, dal 1883 l'artista scelse di vivere e lavorare in Normandia, fissando la propria abitazione-studio nella cittadina di Giverny. In questo luogo d'elezione nacquero alcuni dei capolavori indiscussi della sua produzione, ancora oggi in grado di restituire con pienezza l'amore dell'artista verso la natura. Una passione solida, alimentata per tutta la vita e sempre coniugata con quella per l'arte, che sulla tela si traduce in opere come Ninfee (1916-19 ca.), Iris (1924-25 ca.), Emerocallidi (1914-17 ca.), Salice piangente (1918-19 ca.), oltre che nelle varie versioni de Il ponte giapponese e nell'ultima opera: Le rose (1925-26 ca.). Proprio questi lavori sono stati scelti per introdurre il pubblico nel percorso di visita: ad accoglierli è infatti un onirico giardino lussureggiante, progettato per l'occasione.LE OPERE DEL MUSÉE MARMOTTAN MONET DI PARIGI Come noto, già prima di trasferirsi a Giverny, Monet aveva scelto di esaminare e riprodurre la mutevolezza e il fascino delle piante e dei giardini sulla superficie pittorica: ovunque abbia vissuto, ha realizzato opere legate a questi temi. A Giverny tale processo raggiunge il proprio apice: la celebre dimora viene considerata un luogo di rinascita per l'artista, che nella sua quiete e a stretto contatto con il verde evolve il proprio stile, proseguendo incessantemente nello studio delle variazioni della luce, a seconda dello scorrere delle stagioni e del tempo. Curata da Marianne Mathieu, studiosa di Monet e direttrice scientifica del Musée Marmottan Monet, la mostra accende anche i riflettori sul patrimonio di questa istituzione culturale. Con sede a Parigi, il museo vanta un vastissimo patrimonio artistico: basti pensare che possiede il nucleo più grande al mondo di opere di Monet, grazie alla donazione del figlio del maestro impressionista, Michel, datata 1966. [Immagine in apertura: Claude Monet, Ninfee, 1916-19 circa. Olio su tela, 130×152 cm. Parigi, Musée Marmottan Monet, lascito Michel Monet, 1966 Inv. 5098 © Musée Marmottan Monet, Paris / Bridgeman Images]
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