Il progetto che usa i droni per completare le architetture incompiute
ARTE
Dopo aver incantato Venezia con una
poetica performance di luci in occasione della Biennale, il duo di artisti Drift punta l'attenzione – anzi, i droni –
verso i monumenti incompleti più celebri del mondo, “ricostruendoli”
grazie a un complesso e affascinante sistema di luci volanti.
Nel mondo esistono centinaia di
monumenti straordinari eppure rimasti incompleti: strutture avviate
con grandi aspettative e interrotte improvvisamente per ragioni più
grandi di loro. Di essi oggi rimangono soltanto le rovine: elementi
architettonici che parlano la lingua di un tempo remoto. A loro si
rivolge la poetica performance di droni ideata da DRIFT, il duo di
artisti olandese composto da Lonneke Gordijn e Ralph Nauta.
LE SCULTURE VOLANTI DI DRIFT
Riconosciuti per le loro spettacolari
“danze” di luci nello spazio (tra le opere più recenti la
performance aerea presentata in concomitanza con la 59esima edizione
della Biennale di Venezia), i due autori hanno diretto l'attenzione
verso alcune delle architetture più iconiche del nostro tempo,
completandole attraverso un sistema di droni che in sincrono ne
concludono le parti mancanti.
Così è, ad esempio, per il nostro
Colosseo. Costruito nel 70 dall'imperatore Vespasiano, l'antico
anfiteatro romano risulta per metà crollato. Un'asimmetria che lo ha
reso celebre in tutto il mondo, e sulla quale lo studio olandese è
intervenuto riportandolo alla sua struttura originale.
L'ARCHITETTURA ONIRICA DI DRIFT
Una simile operazione ha interessato
anche la Sagrada Família, che a quasi un secolo dall'inizio della sua
costruzione resta ancora incompiuta. Monumento tra i più importanti
di Barcellona, l'opera di Antoni Gaudí è stata oggetto di una
rivisitazione da parte di DRIFT. Anche in questo caso, Lonneke
Gordijn e Ralph Nauta si sono serviti di un complesso sistema di
droni illuminati, sistemati nello spazio attraverso uno speciale
software che permette di immaginare come sarebbe stata l'architettura
se il suo geniale costruttore avesse avuto il tempo (e le risorse economiche) per portarla a
termine.
GLI ALTRI MONUMENTI "COMPLETATI " DA DRIFT
L’obiettivo del progetto –
fortemente evocativo nonostante la sua evidente componente
tecnologica – è regalare una seconda possibilità agli architetti del passato,
permettendo di visualizzare (seppur su un piano simbolico e astratto)
monumenti incompiuti o danneggiati dallo scorrere dei secoli.
Pensata in collaborazione con le
aziende Drone Stories e Nova Skystories, l'iniziativa ha inoltre
coinvolto l'antica Abbazia di Whitby (le cui rovine sono situate
nell'omonima città del North Yorkshire), il teatro romano di Plovdiv
(in Bulgaria) e le rovine della città portuale di Soli, in Turchia.
Una simulazione che affida alla poesia e all'arte il compito di
rimediare ai danni causati dal tempo e dalle circostanze.
[Immagine in apertura: Colosseo, Roma. Courtesy DRIFT]