Si intitola “Burri. La poesia della materia” la retrospettiva che, dal 9 ottobre al 30 gennaio 2022, la Fondazione Ferrero di Alba dedicherà al grande artista informale. In mostra 45 opere simbolo della ricerca del maestro umbro.

Tra i giganti dell’arte italiana del secolo scorso, Alberto Burri si contraddistingue per il tipo di approccio estremamente fisico che ha sempre dimostrato nella realizzazione delle sue opere. Dagli emblematici Sacchi fino al celeberrimo Cretto di Gibellina, la volontà di agire sulla materia è sempre stata una prerogativa dell’artista originario di Città di Castello. Nell’ottica di approfondire la storia creativa di Burri, la Fondazione Ferrero di Alba (in provincia di Cuneo) presenterà nei suoi spazi una grande mostra dedicata ad alcuni degli interventi più rappresentativi della carriera dell'artista.  Intitolata Burri. La poesia della materia, l’esposizione si avvale della curatela di Bruno Corà, presidente della Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri. “Il titolo della mostra, ‘Burri. La poesia della materia’, deve essere preso alla lettera", ha affermato lo stesso Corà. "Non si tratta affatto solo di un ennesimo generico invito a considerare l'importanza decisiva della materia nella poetica di Burri. Ai visitatori della mostra di Alba proponiamo invece di assistere a un'indagine ‘in fieri’ sul rapporto strettissimo, non solo a livello di fruizione estetica, ma autenticamente strutturale, costitutivo, tra l'opera di Alberto Burri e la parola in versi, la grande poesia del '900 e non solo”.LA MOSTRA DI ALBERTO BURRI AD ALBA Attraverso un originale percorso espositivo, dal 9 ottobre al prossimo 30 gennaio, si potranno ammirare ben 45 opere tra le quali non mancheranno interventi di grandi dimensioni. Disposti in ordine cronologico, saranno presentati lavori iconici come i cosiddetti Catrami (del 1948) fino agli ultimi Oro e nero, cicli pittorici realizzati nel 1993, due anni prima della scomparsa del maestro umbro.  Arricchiranno l'offerta culturale cinque attività didattiche rivolte a diverse fasce di pubblico. Obiettivo dei laboratori sarà l’avvicinamento alle tematiche dell’arte contemporanea attraverso esperienze partecipative atte a stimolare le sensazioni tattili e visive.IL CRETTO DI GIBELLINA La manifestazione culturale non termina qui: parallelamente alla mostra allestita alla Fondazione Ferrero, il Palazzo Banca d’Alba ospiterà Burri. Il Cretto di Gibellina, un progetto espositivo – curato da Bruno Corà, Stefano Valeri e Tiziano Sarteanesi – che avrà come protagonista assoluto il Grande Cretto: il monumentale intervento site specific che Burri concepì e avviò, tra il 1984 e il 1989, nella cittadina siciliana dopo il tragico evento sismico che colpì il territorio del Belice nel 1968. [Immagine in apertura: Alberto Burri. Photo Aurelio Amendola]
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