Il fascino delle creature mitologiche ispira la nuova mostra allestita negli spazi del Louvre-Lens, Francia. Tra grifoni, fenici e chimere, l'esposizione illustra la storia degli animali fantastici, dalle origini fino a oggi, proponendo una serie di 250 opere, tra dipinti, sculture e bizzarri oggetti d'arte.

Dai grifoni agli unicorni, dai draghi e alle fenici: fin dall'antichità gli animali fantastici hanno esercitato un enorme fascino sull'uomo che, nei secoli, li ha resi protagonisti di straordinarie leggende e racconti avvincenti. Oggi, le creature mitologiche sono al centro della nuova esposizione proposta dal Louvre-Lens, l'istituzione d'arte che sorge nella città francese di Lens. Intitolata Animaux Fantastiques e visitabile fino al 15 gennaio 2024, la mostra raccoglie più di 250 opere tra sculture, dipinti, oggetti d'arte, estratti di film e contributi musicali per ripercorrere la storia di queste speciali creature ed esplorare il rapporto tra l'uomo e il fantastico.GLI ANIMALI FANTASTICI IN MOSTRA AL LOUVRE-LENS Il progetto espositivo propone un vero e proprio viaggio nel tempo, dall'antichità ai giorni nostri, e nello spazio per illustrare le origini delle creature immaginarie e le leggende che, da secoli, ruotano attorno a esse. Si parte dalla preistoria, quando l'uomo concepì i primi animali fantastici come risposta agli inspiegabili fenomeni della natura: a questa prima sezione, dal titolo Sacred Terrors, appartengono ad esempio i reperti delle grotte decorate, risalenti al Paleolitico superiore, che ritraggono scheletri di chimere. L'itinerario prosegue con i miti mesopotamici incisi su tavolette d'argilla, tra demoni, serpenti mostruosi e creature ibride, per poi passare alla centralità della mitologia nell'antica Grecia, tra dei, eroi, draghi e mostri con più teste. UN VIAGGIO DALLA PREISTORIA AL FANTASY L'esposizione fa quindi luce sul potere magico che queste creature hanno acquisito nel corso della storia: è il caso del drago, una delle figure più celebri, il cui compito era quello di proteggere le persone e di vegliare sul confine tra il mondo del vivi e quello dei defunti. Tra le opere esposte nel museo francese non mancano creazioni dedicate alle origini e alla storia di sfingi, unicorni, mostri e presenze legate alla letteratura gotica, ma anche "incursioni" nella cultura pop odierna, dai libri per bambini al cinema, fino ai videogiochi, che consentono di riflettere sul potere narrativo e simbolico di questi esseri immaginari. Curata da Hélène Bouillon, in collaborazione con Jeanne-Thérèse Bontinck e Caroline Tureck, l'esposizione raccoglie alcuni straordinari capolavori – dal calco di un rilievo di Arslantepe, raffigurante una scena mitologica risalente al 1200 a.C., fino ai dipinti Il viaggiatore o Edipo viaggiatore di Gustave Moreau o La tentation de saint Antoine di Salvador Dalí, a testimonianza del forte impatto che le creature immaginarie hanno avuto (e continuano ad avere) sulla vita e sulla creatività umana.[Immagine in apertura: Salvador Dalí, La Tentation de saint Antoine, 1946.  Huile sur toile. Musées royaux des Beaux-Arts de Belgique, Bruxelles © Salvador Dalí, Fundació Gala-Salvador Dali / Adagp © Musées royaux des Beaux-Arts de Belgique, Bruxelles / Joan Geleyn]
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