Ad aprile, il parco che circonda la Houghton Hall di Norfolk, in Inghilterra, si prepara a ospitare 100 sculture del celebre Antony Gormley. Disseminate su una superficie di ben 300 acri, le opere compongono una delle installazioni più estese mai realizzate dall’artista.


Considerato uno dei più grandi artisti del suo tempo, in oltre quarant’anni di carriera il britannico Antony Gormley ha rivoluzionato il concetto stesso di scultura attraverso grandi installazioni spettacolari che indagano il rapporto tra il corpo umano e lo spazio che abita. Dopo aver ospitato, negli ultimi anni, le mostre di artisti del calibro di Damien Hirst e Anish Kapoor, questa primavera – dal 21 aprile al 31 ottobre – la Houghton Hall di Norfolk si prepara a esporre Time Horizon, una delle installazioni più estese e imponenti mai realizzate da Gormley.100 SCULTURE DI ANTONY GORMLEY Si tratta della prima volta in assoluto che l’opera viene accolta in Gran Bretagna. L’installazione si compone di oltre cento sculture a grandezza naturale, che riproducono una figura umana alta circa 190 cm.  Interamente realizzate in ghisa, le figure pesano ben 620 kg l’una, e sono disseminate per i 300 acri del parco che circonda la Houghton Hall. Tutti i soggetti sono posti all’altezza del cosiddetto “datum geodetico”, ovvero una linea di riferimento che consente di definire la posizione della superficie della Terra. Per tale motivo, alcune statue sono sepolte quasi del tutto, lasciando emergere soltanto la testa o il mezzo busto, mentre altre si posizionano casualmente proprio al livello del terreno. Altre ancora (circa un quarto del numero complessivo) sono invece poste su colonne di cemento che le rialzano da terra, a partire da qualche centimetro fino ad arrivare a 4 metri.LE PAROLE DI ANTONY GORMLEY ‌"La mia ambizione per questa esposizione è che le persone possano vagare in lungo e in largo. Di recente, l’arte ha privilegiato l'oggetto in sé piuttosto che l'esperienza che gli oggetti possono stimolare. ‘Time Horizon’ non è un'immagine, è un campo aperto, e tu ne sei all’interno”, spiega l’artista. “Questo lavoro mette l'esperienza del soggetto/visitatore/protagonista su un piano di parità con tutte le presenze materiali, organiche e inorganiche. La qualità della luce, il periodo dell'anno, lo stato del tempo e la condizione della tua mente, del corpo e dell'anima, sono tutti fattori coinvolti in questo campo”. [Immagine in apertura: © Pete Huggins]
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