Partendo da un punto di vista originale sull'arte degli ultimi sessant’anni, una mostra al via nel capoluogo valdostano invita i visitatori a considerare il numero come fonte di ispirazione e riflessione. Con opere di artisti italiani e internazionali di primissimo piano.

Quale ruolo estetico e filosofico assume il numero nella produzione artistica dei nostri giorni? Esiste ancora un valore simbolico del numero nell’arte visiva e nella produzione concettuale contemporanea? A queste (e altre) domande si propone di rispondere Artenumero. Gli artisti e il numero tra XX e XXI secolo, la mostra ospitata presso il Museo Archeologico Regionale di Aosta. Fino al prossimo 20 ottobre, la rassegna esplora un’ampia area tematica al confine tra arte e matematica, mettendo sotto i riflettori il ruolo del numero nell'arte dagli anni Sessanta a oggi. Curata da Angela Madesani, presenta oltre settanta opere realizzate negli ultimi decenni, suddivise in cinque sezioni tematiche che restituiscono una prospettiva unica sul rapporto fra numero e arte contemporanea.AD AOSTA LA MOSTRA SU ARTE E NUMERI Il ricco percorso espositivo della mostra aostana accompagna i visitatori alla scoperta dei molteplici aspetti della relazione fra i numeri e le molteplici espressioni artistiche. Attraverso le opere di artisti come Mario Merz, Piero Manzoni e Joseph Kosuth, l’esposizione passa in esame i diversi legami artistici fra i concetti di numero e tempo, narrazione, spazio, immagine. I lavori in mostra permettono così di scoprire come i segni grafici delle cifre siano stati utilizzati per esprimere ritmo, proporzione e armonia, oltre a rappresentare il tempo e l'infinito. L’allestimento realizzato nelle sale del museo valdostano accosta con coraggio opere concettuali e fotografie, come gli scatti di Roman Opalka e Luigi Ghirri, passando per la Pop Art di Ugo Nespolo e due arazzi di Alighiero Boetti. ESPOSTE ANCHE OPERE DI GHIRRI E MANZONIAttraverso un elaborato processo di riflessione artistica sull'importanza del numero nella società contemporanea, la mostra evidenzia come i numeri possano ancora veicolare messaggi profondi e universali, sottolineando il loro ruolo centrale nell’arte fin dai tempi antichi. Il ricco iter espositivo rende Artenumero un’occasione immancabile per esplorare il significato simbolico dei numeri nella cultura contemporanea, valutandone l’importanza persistente come strumento artistico raffinato, in un tempo sempre più scandito dai dati e dalle statistiche.[Immagine in apertura: Elisabetta Casella, Via Crucis, 2022. Scagliola, ferro, fotografie su carta, quattordici ovali, 36 × 27 cm ciascuno. Courtesy Elisabetta Casella - © Elisabetta Casella]
PUBBLICITÀ