Sarà una delle mostre di punta dell'estate 2023 a Berlino: intitolata "Secessions. Klimt, Stuck, Liebermann", la rassegna al via il prossimo 23 giugno all'Alte Nationalgalerie analizza per la prima volta in parallelo il contesto di tre metropoli dell'arte dell'inizio del secolo secolo, sulla scia delle rispettive Secessioni: Monaco, Vienna e, naturalmente, Berlino.

Non solo Vienna. Per comprendere pienamente il "fenomeno" delle Secessioni in Europa, è indispensabile prendere in esame anche quanto avvenne, a cavallo fra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo in (almeno) tre città europee: la già citata capitale austriaca, ma anche Monaco e Berlino. Proprio l'analisi del contesto artistico di questo "terzetto geografico" costituisce il fulcro della mostra destinata a fare tappa nella capitale tedesca, con un primo periodo di apertura all'Alte Nationalgalerie dal 23 giugno al 22 ottobre 2023, e quindi a Vienna, dove sarà visitabile fra maggio e ottobre 2024 nella cornice del Wien Museum.A BERLINO UNA MOSTRA SULLE TRE SECESSIONI Intitolata Secessions. Klimt, Stuck, Liebermann, la mostra è la prima a proporre un confronto fra le tre metropoli dell'arte di inizio secolo (Monaco, Vienna e Berlino), indagando in parallelo le rispettive esperienze secessioniste. Poderosi i numeri del percorso di visita, che include oltre 200 opere, fra dipinti, sculture e opere grafiche, realizzate da 80 artisti. Di indubbio rilievo i "nomi forti" presenti, a partire dai tre citati nel titolo della rassegna, che tuttavia intende divenire l'occasione per conoscere la portata di queste esperienze secessioniste in un'ottica plurale e internazionale. Saranno di conseguenza inclusi, fra gli altri, i lavori di Josef Hoffmann, Otto Wagner, Edvard Munch, Auguste Rodin e Giovanni Segantini. Alla base della giustapposizione fra le tre Secessioni si colloca la volontà di illustrare obiettivi e ambizioni comuni, e non solo specifiche caratteristiche locali, indagando una fase in cui in vari luoghi e con distinte modalità gli artisti iniziarono a prendere le distanze da strutture e istituzioni tradizionali, come le accademie. Realtà considerate obsolete e non più capaci di rispecchiare le esigenze di gruppi e di singoli autori in cerca di maggiore autonomia espressiva.KLIMT PROTAGONISTA DELLA MOSTRA A BERLINO Attraverso la collaborazione con il Wien Museum, la tappa berlinese del progetto espositivo include un importante focus sulla produzione di Gustav Klimt, il cui lavoro viene presentato per la prima volta in forma completa ed esaustiva. La mostra, dunque, oltre a documentare l'attività di artisti meno noti da parte del grande pubblico, pone nello stesso tempo sotto i riflettori l'opera di Klimt, fornendo preziose e significative testimonianze del suo operato e della sua visione. [Immagine in apertura: Max Kurzweil, Dame in Gelb, 1899, Öl auf Leinwand, 171,5 x 171,5 cm, Wien Museum © Birgit und Peter Kainz, Wien Museum]
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