Il 5 marzo 2022 Palazzo Bonaparte a Roma schiuderà le porte della mostra dedicata a un caposaldo della video arte, Bill Viola. Un'occasione imperdibile per ripercorrere la carriera dell'artista americano attraverso le sue installazioni più iconiche. 

Non ha bisogno di presentazioni Bill Viola. Classe 1951, l'artista originario di New York ha contribuito in maniera determinante a scrivere la storia della video arte, grazie a scelte stilistiche e soluzioni visive diventate un autentico segno di riconoscimento della sua poetica.LA MOSTRA DI BILL VIOLA A ROMA A lui Palazzo Bonaparte dedica la mostra che inaugura il palinsesto primaverile della istituzione capitolina, ripercorrendo la carriera di Bill Viola dagli anni Settanta a oggi. Icons of light ‒ questo il titolo della rassegna prodotta e organizzata da Arthemisia ‒ accenderà i riflettori sulla produzione creativa di Bill Viola, attraverso dieci lavori iconici, allestiti ‒ dal 5 marzo al 26 giugno 2022 ‒ in quella che fu la dimora romana di Madama Letizia Ramolino Bonaparte, madre di Napoleone.  Curata da Kira Perov, collaboratrice e moglie dell'artista, l'esposizione conterà su pietre miliari come Ascension (2010) e i famosi Water Portraits (2015) per analizzare gli snodi cardine della storia di Viola e i temi a lui più cari, contestualizzandoli nel panorama della video arte e delle sue evoluzioni. Gli interventi video-installativi di Viola ritmeranno gli ambienti del palazzo capitolino mettendo in evidenza i temi e le fonti di ispirazione alla loro base: da sempre interessato alla dicotomia vita/morte, l'artista ha saputo tradurne le dinamiche in opere dalla forte impronta emotiva e spirituale, rivelando un approccio nel quale trovano spazio la dimensione della memoria e dell'interiorità, restituita attraverso il linguaggio del video, anch'esso soggetto a una serie di trasformazioni tecnologiche nel corso dei decenni.BILL VIOLA E LA VIDEO ARTE Formatosi nel campo della musica elettronica, della performance art e del cinema sperimentale, Bill Viola ha saputo mettere a punto tecniche e linguaggi del tutto autonomi, sfruttando le potenzialità della tecnologia fin dagli anni Settanta. Tra i pionieri della video arte ‒ ambito che, a partire dal decennio successivo, avrebbe suscitato l'interesse di schiere di artisti ‒, Bill Viola è sempre riuscito nell'impresa di sondarne i confini, ampliandoli ulteriormente grazie a un immaginario nel quale l'empatia e il dialogo con il pubblico giocano un ruolo di primaria importanza. [Immagine in apertura: Bill Viola, The Reflecting Pool, 1977-79. Videotape, color, mono sound. Projected image size: 213,5x160 cm, 7 minutes. Performer: Bill Viola Photo by Kira Perov © Bill Viola]
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