La Fondazione Alda Fendi porta per la prima volta a Roma una delle più intense opere dell’artista torinese Carol Rama. Un solo capolavoro, fulcro dell’allestimento suggestivo a cura di Raffaele Curi, in cui si intrecciano fatti di cronaca e drammi familiari.

Esordisce a Roma un capolavoro di Carol Rama, esposto per la prima volta in assoluto nella Città Eterna, nella cornice di Palazzo Rhinoceros: si tratta di Appassionata, dipinto esemplare della produzione dell’artista torinese realizzato nel 1980.  Da diverso tempo la Fondazione Alda Fendi – Esperimenti porta nella Capitale dei capolavori mai visti prima: dopo l’Adolescente di Michelangelo, i Santi Pietro e Paolo di El Greco e la Giovane donna cubista di Picasso, provenienti dall’Ermitage di San Pietroburgo, l’iniziativa accende i riflettori sull’opera di Rama, che diventa il fulcro di un allestimento dal forte impatto emotivo, visitabile gratuitamente fino al 20 gennaio.L'ARTE PASSIONALE DI CAROL RAMA La giovane donna protagonista di Appassionata è un motivo ricorrente in molti acquerelli e dipinti di Carol Rama a partire dagli anni Trenta, ripreso poi negli anni Ottanta. L’artista ha unito un fatto di cronaca nera alla tragedia personale, legata al ricordo delle visite alla madre ricoverata in clinica psichiatrica. “Ero a Parigi e fu trovata questa ragazza nella Senna, una prostituta, senza né braccia né gambe. Era bellissima e il ritratto del suo volto fu affisso in tutta Parigi”, spiegava nel 1998. “Ho sempre messo insieme questa storia con quella di mia madre e, soprattutto, sovrappongo i due racconti con la mia esperienza personale, a tal punto che io sono queste storie”. LA MOSTRA A PALAZZO RHINOCEROS A ROMA L’intensità del dipinto si rispecchia nell’idea installativa di Raffaele Curi, amico personale dell’artista, e dialoga con l’estetica di Jean Nouvel, cui si deve il progetto dell’edificio. L’opera è allestita – insieme a un metronomo e a un letto d’ospedale, in riferimento alla malattia della madre – nella penombra di uno degli appartamenti normalmente non aperti al pubblico, immersa in un’atmosfera pervasa dalla solitudine. Diversamente da altri lavori, l’Appassionata compare ancora munita di tutti gli arti, e avvolta in una pelliccia di volpe (la madre di Carol, dopo il tracollo finanziario, aprì infatti un laboratorio da pellicciaia). Nell’aria risuona la Sonata per pianoforte n. 23 di Beethoven, musica molto amata dalla pittrice. [Immagine in apertura: veduta d'insieme dell'installazione "Appassionata" di Raffaele Curi con l'opera di Carol Rama. Foto di Simon d’Exéa. Courtesy Fondazione Alda Fendi - Esperimenti]
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