Carpaccio, Chagall, Accardi, la ritrattistica dell'Ottocento e non solo: il 2023 dei Musei Civici di Venezia è all'insegna della grande arte. Ad avviare la stagione espositiva è l'imminente monografica su Carpaccio, nella sede di Palazzo Ducale, mentre in autunno al Centro Candiani di Mestre a conquistare l'attenzione del pubblico sarà un progetto sulla "pittura del sogno" del maestro russo.

Sarà un anno di mostre da ricordare il 2023 dei Musei Civici di Venezia. Il primo grande appuntamento in programma coinvolge la prestigiosa cornice di Palazzo Ducale, che dal 18 marzo al 18 giugno 2023 accoglierà la monografica Vittore Carpaccio. Dipinti e disegni. Attraverso opere provenienti da importanti collezioni museali e private europee e statunitense, nonché da chiese di Venezia e di altre aree della Serenissima, la mostra sta per gettare nuova luce sulla produzione dell'artista. Ne evidenzierà, in particolare, alcuni aspetti chiave del linguaggio: dall'immaginazione alla maestria tecnica, fino all'attenzione rivolta a temi come a prospettiva e la luce. Ma la programmazione annuale dei Musei Civici di Venezia estenderà il proprio raggio d'azione anche al Novecento e alla scena contemporanea: prova ne sono le rassegne dedicate a Carla Accardi (che si terrà al Museo Correr, dal 28 aprile al 29 ottobre 2023) e a Marc Chagall.MARC CHAGALL E IL NOVECENTO IN MOSTRA A MESTRE Sarà il Centro Culturale Candiani di Mestre, a partire dal 19 settembre prossimo, a ospitare Chagall. Il colore dei sogni. A cura di Elisabetta Barisoni, l'esposizione prende avvio da un'opera dalla storia particolare: si tratta di Rabbino n. 2 o Rabbino di Vitebsk, il dipinto realizzato fra il 1914 e il 1922 che fu acquisito dal Comune di Venezia, alla Biennale del 1928, e in seguito conservato nelle raccolte di Galleria Internazionale d'Arte Moderna di Ca' Pesaro. E proprio da questa sede provengono anche altri capolavori inseriti nel percorso espositivo, lavori che nell'insieme daranno vita a un itinerario polifonico focalizzato sull'arte del Novecento. Si procederà dal simbolismo onirico di Odilon Redon, Félicien Rops e Alberto Martini all'espressionismo europeo di Emil Nolde e George Grosz, con tappe anche dedicate alla pittura materica e di soggetto sacro. La mostra includerà un "confronto" con il maestro russo Georges Rouault e con la peculiare visione surrealista di Max Ernst.DA KANDINSKY ALLA RIVOLUZIONE DELL'ARTE DI CHAGALL In attesa dell'apertura della rassegna Chagall. Il colore dei sogni, al Centro Culturale Candiani resta ancora visitabile – fino al 10 aprile 2023 – Kandinsky e le Avanguardie. Punto, linea e superficie. Pur nella loro diversità, entrambi progetti espositivi sono accomunati dalla volontà di aprire un varco nella produzione dei massimi interpreti del Novecento internazionale a partire da un'analisi del patrimonio delle collezione MUVE. Nel caso di  Wassily Kandinsky, i visitatori hanno l'opportunità di conoscerne lo stile e la produzione insieme ai capolavori di artisti del calibro di Paul Klee, Jean Arp, Joan Miró, Antoni Tàpies, Yves Tanguy, Luigi Veronesi, Tancredi, Emilio Vedova e molti altri ancora. [Immagine in apertura: Marc Chagall, Rabbino di Vitebsk (Rabbino n.2), 1914-22. Olio su tela, 104 × 84 cm. Ca’ Pesaro- Galleria Internazionale d’Arte Moderna, inv. 0849 acquisto Comune di Venezia, Biennale 1928]
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