Non è un caso che il Palazzo di Cnosso sia uno dei siti archeologici più visitati della Grecia. A esplorare la cultura minoica, gettando contemporaneamente lo sguardo sulla storia archeologica britannica, è la nuova mostra dell'Ashmolean Museum di Oxford, un tempo diretto proprio dall'archeologo che rinvenne le rovine del palazzo sull'isola di Creta.

Non usa mezzi termini Xa Sturgis, direttore dell'Ashmolean Museum di Oxford, per definire la prima rassegna dell'anno proposta dell'istituzione museale britannica, in apertura il prossimo 10 febbraio. "Questa è una mostra che solo l'Ashmolean poteva allestire", ha infatti dichiarato a proposito di Labyrinth: Knossos, Myth & Reality. "Dal 1903, il Il museo ha ospitato la più grande e significativa collezione minoica archeologia al di fuori Creta grazie a uno dei miei predecessori, Sir Arthur Evans", ha aggiunto, chiamando in causa l'archeologo che fu "artefice" della riscoperta del Palazzo di Cnosso.IL MITO E LA STORIA DI CNOSSO IN MOSTRA A OXFORD Con un poderoso corpus di opere – più di 200 oggetti di cui oltre 100 in prestito da Atene e Creta –, l'imminente mostra ricostruisce una delle vicende più appassionati dalla storia antica della Grecia, nonché uno dei miti classici per eccellenza. Il riferimento è naturalmente al feroce e mostruoso Minotauro, tenuto rinchiuso dal re Minosse in un labirinto appositamente costruito a Creta. Sulla scia del fascino esercitato dalla dimensione leggendaria, la narrazione espositiva si concentra sulla realtà storica degli scavi di Cnosso, sulla medesima isola, dove per secoli i viaggiatori si erano messi in cerca delle tracce del mitico labirinto. A invertire la rotta, ponendo fine a una serie incalcolabile di tentativi, fu il rinvenimento nel 1878 dei resti di un antico edificio, proprio a Cnosso, A riportarli alla luce fu l'uomo d'affari e studioso cretese Minosse Kalokairinos, al quale tuttavia venne impedito di proseguire adeguatamente la campagna di scavo per ragioni anche di carattere politico. Quelle scoperte, però, non rimasero nell'ombra e nel 1900 l'archeologo britannico e allora direttore dell'Ashmolean Museum, Sir Arthur Evans, ottenne dalle autorità cretesi il permesso di scavare.LA STORIA E LA RISCOPERTA DEL PALAZZO DI CNOSSO Straordinari oggetti legati all'epoca minoica, anche di uso quotidiano, vennero quindi riportati alla luce da Evans e una selezione di questi compone oggi il percorso della mostra in apertura, insieme a disegni, fotografie e documenti che illustrano le fasi di quella campagna archeologica. Il nome di Evans è inoltre legato al controverso restauro del palazzo, il cui sito è stato ripetutamente oggetto di indagini nel corso del XX secolo. A dare conto degli esiti delle ricerche più recenti è l'ultima sala della mostra, che riunisce i reperti relativi alle scoperte avvenute dal dopoguerra in poi. Ad arricchire infine la mostra Labyrinth: Knossos, Myth & Reality, visitabile fino 30 luglio 2023, sono due esperienze immersive. Entrambe sono ispirate a Cnosso: si va dall'opera digitale A Restoration (2016), firmata dell'artista vincitore del Turner Prize Elizabeth Price, a una sorta di "tour virtuale" nel Palazzo di Cnosso, durante il periodo della guerra del Peloponneso, ricreato grazie al videogioco Assassin's Creed Odyssey.  [Immagine in apertura: Emile Gillieron père (1850–1924), Restoration of Ladies in Blue Fresco, undated, watercolour, 95 x 161 cm, © Ashmolean Museum, University of Oxford]
PUBBLICITÀ