I capolavori della Collezione Farnesina vanno in tour
ARTE
Da Singapore a Seoul passando per Tokyo e New Delhi, le straordinarie opere della Collezione Farnesina hanno iniziato un tour in Oriente volto a far conoscere l'arte e la creatività italiana degli ultimi decenni.
L'immensa mole del Palazzo della Farnesina è il biglietto da visita del Paese per le numerose
delegazioni diplomatiche internazionali che varcano la soglia dell'edificio. L'intuizione
geniale dell’allora Segretario Generale Ambasciatore Umberto Vattani fu quella
di rendere evidente il grande valore dell'arte italiana ospitando
alcune opere nel palazzo del Ministero degli Affari Esteri sin dal 2000. L'edificio è oggi
una “vetrina” che presenta con orgoglio gli esiti della creatività italiana
contemporanea. L'idea sottesa alla mostra La grande visione italiana.
Collezione Farnesina è la medesima: far conoscere al mondo l'arte
italiana del XX e del XXI secolo presente all'interno del Ministero degli
Affari Esteri. I tesori del palazzo usciranno così dalle sale in una sorta di Grand
Tour alla rovescia: qui è l'Italia che presenta i suoi capolavori oltreconfine.
LA COLLEZIONE FARNESINA IN MOSTRA ALL’ESTERO
La mostra itinerante è realizzata dalla Direzione Generale
per la Diplomazia Pubblica e Culturale del Ministero degli Affari Esteri e
della Cooperazione Internazionale ed è curata da Achille Bonito Oliva. Sono
settantadue le opere incluse nella rassegna, firmate da artisti del calibro di Carla
Accardi, Michelangelo Pistoletto, Mimmo Jodice, Mario Merz, fino ad arrivare a
Vanessa Beecroft e Grazia Varisco. L'esposizione, in programma dal 7 al 25
febbraio 2023 a Singapore, presso la sede di The Arts House, farà successivamente
tappa a Tokyo, New Delhi e Seoul fino al prossimo agosto.
L'ARTE CONTEMPORANEA VISTA DALL'ITALIA
Il curatore, Achille Bonito Oliva, ha affermato: “L’arte è
sempre frutto di un immaginario che non conosce ostacoli. Quella italiana ne è
la dimostrazione lampante. Dal Rinascimento fino all’attualità del nostro tempo
ha sempre operato sotto il segno del rinnovamento e della memoria”. In
effetti la creatività italiana ha sempre dimostrato una reattività
straordinaria nei confronti dei cambiamenti occorsi nella società. La grande
visione italiana inizia dal Futurismo, uno dei primi movimenti
d'avanguardia. Pochi anni dopo si giunge alla Metafisica, mentre il salto verso
il Dadaismo e il Surrealismo in Italia è meno brusco che altrove, ma produce
risultati ugualmente stimolanti. Nel Dopoguerra l'arte si fa sempre più
concettuale e per l'Italia è un momento d'oro, con i grandi artisti
dell'Informale, della Pop Art nostrana e degli esperimenti dell'Arte Cinetica.
L'Arte Povera, lanciata da Germano Celant, dimostra come l'arte Italiana sia
ancora vitale. Dalla Transavanguardia all'arte digitale fino a giungere alle
nuove esperienze artistiche dei nostri tempi il passo è breve, ma in tutte le
opere esposte un elemento risulta chiaro: gli artisti italiani riescono sempre
a essere innovativi e brillanti, in quanto depositari di una “grande visione”
che perdura anche oggi.
[Immagine in apertura: Carla Accardi, Gioco rosso, 2007. Vinilico su tela, 70 x 120 cm. Collezione Paola Marino. Foto © Massimiliano Ruta]