La mostra al Museum of Fine Arts di Boston accende i riflettori sulla relazione fra l’arte di Cy Twombly e quella classica. Individuando eccezionali punti di contatto.

Making Past Present: Cy Twombly è il titolo della mostra dedicata al celebre artista statunitense e allestita presso il Museum of Fine Arts di Boston fino al prossimo 7 maggio. Twombly fu infatti un grande appassionato dell'arte classica, e visse tra gli Stati Uniti e l'Italia dalla fine degli anni Cinquanta fino alla sua morte, avvenuta nel 2011 proprio a Roma. Nel corso della sua lunga carriera, Twombly realizzò migliaia di opere ispirate all'arte e alla letteratura del mondo greco-romano, autentici omaggi a una cultura che alimentava la sua ispirazione. La rassegna, organizzata in collaborazione con il J. Paul Getty Museum di Los Angeles, è la prima negli Stati Uniti ad affrontare il rapporto di Twombly con l'arte classica. La sede dell'esposizione è poi particolarmente significativa, dato che l'artista studiò proprio presso la scuola del Museum of Fine Arts di Boston ed ebbe modo di visitare le collezioni del museo, che vanta una delle più estese raccolte archeologiche d'America. LA MOSTRA SU TWOMBLY A BOSTON In mostra troviamo oltre sessanta dipinti, sculture, disegni, fotografie e stampe realizzati da Twombly e affiancati a trenta tesori archeologici provenienti dalla Grecia, da Roma, dall'Egitto e dal vicino Oriente di proprietà del MFA di Boston. Una dozzina di pezzi in bronzo e marmo erano inoltre parte della collezione personale di antichità dell'artista: sono esposti al pubblico per la prima volta e sono importanti testimonianze della devozione di Twombly nei confronti dell'archeologia classica. Stiamo parlando di ritratti di imperatori, di eroi e divinità: sono presenti sia pezzi autentici sia copie moderne di opere greche e romane. L'artista era affascinato dal senso di antichità che emanava dalle sculture frammentarie. “Da studiosa di arte greca e romana, sono sempre stata interessata al rapporto tra parola e immagine. È stato un viaggio affascinante guardare l'arte di Cy Twombly attraverso questa lente e osservare come i testi e la poesia antica hanno dato forma alla sua radicale introduzione del linguaggio nella sua arte”, ha affermato la curatrice Christine Kondoleon. TWOMBLY E IL FASCINO DELL’ANTICO Cy Twombly era inoltre un avido lettore dei testi greco-romani e studiava la mitologia, la letteratura e la filosofia antica. A partire dal 1959 l'Italia divenne la sua seconda patria: risiedeva nel nostro Paese per buona parte dell'anno e ne approfittava per ammirarne il patrimonio archeologico. Le opere esposte a Boston risentono di questo sconfinato amore per la classicità, risultando un evidente omaggio alla poesia e alla mitologia, come nei dipinti Catullus del 1962 e Orpheus del 1979. La mostra riunisce anche numerosi pezzi raramente esposti, come Untitled del 1970, proprietà della Cy Twombly Foundation. Le foto che completano la rassegna al MFA di Boston colgono l'artista in contemplazione della grandiosità dei manufatti romani, come nello scatto di Robert Rauschenberg che ritrae Twombly rapito dalla poderosa mano dell'acrolito di Costantino nel cortile dei Musei Capitolini. [Immagine in apertura: Cy + Relics (detail), 1952, Robert Rauschenberg. Lent by: Robert Rauschenberg Foundation. Photograph, gelatin silver print © Robert Rauschenberg Foundation. Courtesy Museum of Fine Arts, Boston]
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