Progetti iconici e irriverenti del design italiano sono di scena in Cina fino al 5 febbraio prossimo. L'occasione è la mostra "Design for Fun", ospitata dal Museum of Art Pudong di Shanghai, con la quale prende avvio una quadrilogia interamente dedicata al design made in Italy.

Progettato dallo studio di architettura Atelier Jean Nouvel e aperto nel 2019, il Museum of Art Pudong (MAP) di Shanghai è attualmente considerato il più importante museo della metropoli cinese. Proprio in questa prestigiosa sede, fino al 5 febbraio 2023, la mostra Design for Fun racconta la gloriosa storia del design italiano adottando un'insolita e giocosa prospettiva. Nelle tredici sezioni espositive, oltre 200 pezzi illustrano il contributo di designer e creativi nel percorso verso l'abbattimento degli stereotipi e la ridefinizione di abitudini e convenzioni. LA STORIA DEL DESIGN ITALIANO IN MOSTRA IN CINA Oltre 80 i progettisti scelti per questo particolare progetto espositivo dai curatori, ovvero Enrico Morteo e Maria Vittoria Capitanucci per la parte italiana e Ling Min per quella cinese. Fra loro sono immancabili alcune delle voci più geniali e influenti del design nazionale, come Ettore Sottsass, Alessandro Mendini, Barnaba Fornasetti, Carlo e Tobia Scarpa,  Enzo Mari, Gae Aulenti, Joe Colombo, Vico Magistretti. A questi maestri si affiancano autori altrettanti rilevanti come Michele De Lucchi, Antonio Citterio e Aldo Cibic, che con il suo studio firma anche l'allestimento della mostra, e designer internazionali legati al sistema produttivo italiano, fra cui Philippe Starck o Nathalie Du Pasquier. Design for Fun si svolge contestualmente all’Anno della Cultura e del Turismo Italia-Cina e rappresenta il punto d'avvio di una quadrilogia dedicata al design italiano. Nel prossimo triennio si terranno infatti le rassegne Rebel Design, Design for Future e Design for Elegance.OLTRE 80 DESIGNER PROTAGONISTI A SHANGHAI "È una mostra pirotecnica che mette al centro il più grande design italiano degli ultimi 70 anni. Una linea guida che attraversa i decenni e gli ambiti più diversi in cui il concetto di divertimento, tempo libero e gioco si è declinato negli ultimi anni", si precisa nel progetto curatoriale. I visitatori si muovono in un percorso scandito da macro-temi – da "Ritualità quotidiana" a "Per vedere, per farsi vedere", passando per "La gioiosa tragedia del vivere" – fra oggetti indiscutibilmente utili e in grado di assolvere a precise funzioni. Ma non solo. Ciascuno, infatti, incarna un nuovo paradigma formale, ad esempio tramite maxi-formato, colori esagerati o ricorrendo a metafore, e mostra come il design italiano ha saputo recuperare il ritardo da cui partiva, negli anni Cinquanta, aprendo scenari inediti e distintivi. Fra ironia, creatività e bellezza. [Immagine in apertura: T & V, Barnaba Fornasetti, Fornasetti, 1952]
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