La Fondazione Prada di Milano si appresta a inaugurare una mostra interamente dedicata alla figura di Domenico Gnoli. Oltre cento opere restituiranno la poetica e lo stile unico dell'artista romano.

Formatosi dapprima come scenografo e illustratore, Domenico Gnoli è conosciuto principalmente per il suo personalissimo stile pittorico. Caratterizzata dalla raffigurazione certosina di dettagli di vario genere, la ricerca artistica di Gnoli lo ha portato nel corso del tempo a realizzare dipinti spiazzanti, sempre in bilico tra un certo approccio iperrealista e una dimensione prettamente “pop”. A lui la Fondazione Prada intitola l'attesa retrospettiva che sta per inaugurare nella sede milanese. LA MOSTRA DI DOMENICO GNOLI A MILANO Ideata originariamente da Germano Celant, l’esposizione Domenico Gnoli si inserisce all’interno di un ciclo di eventi che la Fondazione Prada dedica da anni a quegli artisti contemporanei non incasellabili in etichette predefinite. Dopo aver ospitato autori quali Leon Golub, William Copley ed Edward Kienholz, il prossimo 28 ottobre l’istituzione meneghina alzerà il sipario sull’arte di Domenico Gnoli. L'allestimento progettato dallo studio newyorkese 2x4 evoca la disposizione e le caratteristiche di ambienti museali dal sapore novecentesco, rendendo ancora più suggestiva e totalizzante la fruizione dei lavori di Gnoli. LO STILE DI GNOLI A rappresentare il fulcro della rassegna è un corpus di più di cento opere prodotte fra il 1949 e il 1969 e accompagnate da altrettanti disegni: degli stupefacenti lavori pittorici i cui protagonisti sono oggetti di uso quotidiano – quali poltrone o abiti – rappresentati con una meticolosità impressionante. Capolavori che evidenziano non solo l’interesse del pittore verso i nuovi linguaggi del suo tempo, ma che denotano una profonda conoscenza della tradizione artistica italiana: una traiettoria che parte dalla lezione di maestri quali Masaccio e Piero della Francesca per raggiungere autori del calibro di Giorgio de Chirico e Carlo Carrà. Realizzata in collaborazione con gli archivi dell’artista, di Roma e di Maiorca, la mostra sarà visibile fino al prossimo 27 febbraio. [Immagine in apertura: Domenico Gnoli, Due dormienti, 1966. Acrilico e sabbia su tela. Collezione Privata © Domenico Gnoli, by SIAE 2021]
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