Si intitola “Women in Abstraction” la grande mostra che il Guggenheim di Bilbao dedicherà, dal 22 ottobre fino al prossimo 27 febbraio, a tutte quelle artiste che hanno saputo reinterpretare i principi dell’Astrattismo. In esposizione anche opere di Carla Accardi, Trisha Brown e Louise Bourgeois.

Nell’ottica di porre l’attenzione sull'approccio "femminile" al fare artistico, il museo Guggenheim di Bilbao si appresta a ospitare un’ambiziosa mostra che riunirà le opere di oltre cento artiste internazionali. L'obiettivo? Presentare un'interpretazione inedita della storia dell'astrazione.  Dal 22 ottobre, fino al 27 febbraio 2022, sarà infatti possibile visitare Women in Abstraction: un sorprendente racconto corale che delinea tutte le sfaccettature dell’arte astratta. “Mostre come ‘Women in Abstraction’, organizzata congiuntamente da due prestigiose istituzioni, il Guggenheim Museum Bilbao e il Centre Pompidou di Parigi, ci permettono di studiare e apprezzare più profondamente figure che sono state ignorate o sottovalutate in passato”, ha dichiarato Carlos Torres Vila, presidente della Fundación BBVA, promotrice del progetto. LE PROTAGONISTE DELLA MOSTRA Organizzata dalle curatrici del Centre Pompidou di Parigi, Christine Macel e Karolina Lewandowska, in collaborazione con Lekha Hileman Waitoller del Guggenheim di Bilbao, l’esposizione si pone l’obbiettivo di "scrivere" la storia delle maestre dell'astrazione, tracciando un itinerario che parte dalla metà dell'Ottocento per arrivare fino agli anni Ottanta del Novecento (concedendosi anche qualche piccola incursione nel XXI secolo).  Abbracciando modalità che si muovono fra la danza, la fotografia, le arti decorative e il cinema, la mostra lancia uno sguardo anche verso l’Asia, il Medio Oriente e l’America Latina, per raccontare una storia a più voci in grado di andare oltre il canone occidentale. Una prospettiva che include numerose figure, tra le quali Fahrelnissa Zeid, Carla Accardi, Louise Bourgeois, Trisha Brown e Carmen Herrera. SPAZIO ALL’ARTE TESSILE Un tema ulteriore che sarà esplorato dalla mostra è quello del tessuto nella storia dell’arte astratta: un medium che, a partire dai primi anni Sessanta, ha portato numerosi artisti a realizzare opere tanto leggere quanto monumentali. Una tradizione artistica cominciata con la cosiddetta "New Tapestry" (etichetta utilizzata soprattutto per definire un approccio particolarmente artigianale) per poi approdare alla vera e propria “Textile Art”. È in questo contesto che si inseriscono, ad esempio, le suggestive installazioni dell'artista catalana Aurèlia Muñoz.[Immagine in apertura: Fahrelnissa Zeid. La arena del sol (The Arena of the Sun), 1954. Óleo sobre lienzo, 196 x 296,5 cm. Istanbul Museum of Modern Art Collection, Estambul. Donación Eczacıbaşı Group © Raad Zeid Al-Hussein © Istanbul Museum of Modern Art. Photo Reha Arcan]
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