Tokyo celebra la pittura esistenziale di Egon Schiele
ARTE
L'artista austriaco è protagonista di una grande mostra nella metropoli giapponese. Un progetto che ne indaga la vita, breve ma intensa, e la significativa produzione artistica realizzata nella Vienna di inizio Novecento.
L'arte europea di inizio Novecento conquista il Giappone con
una grande esposizione organizzata a Tokyo, presso il Metropolitan Art Museum, dal titolo Egon
Schiele from the Collection of the Leopold Museum – Young Genius in Vienna 1900, aperta dal 26 gennaio al 9 aprile. Si
tratta della prima retrospettiva dedicata all'artista austriaco nella capitale
giapponese da trent'anni a questa parte: in mostra saranno presenti cinquanta
opere in arrivo dal Leopold
Museum di Vienna, a firma del genio dell'Espressionismo austriaco e
di altri autori a lui artisticamente affini.
I DIPINTI DI EGON SCHIELE CONQUISTANO TOKYO
Gustav Klimt,
Oskar
Kokoschka e Richard
Gerstl sono artisti fondamentali per poter contestualizzare il
percorso estetico e la ricerca di Egon Schiele, che si
manifestarono parallelamente al declino politico dell'impero asburgico. Quella
in cui visse Egon era infatti un'epoca di profondo rinnovamento delle arti: un
momento irripetibile, che trova il suo manifesto ideologico nella scritta che
compare sulla facciata del Palazzo della Secessione a Vienna: “A ogni epoca
la sua arte, e a ogni arte la sua libertà”.
Sicuramente per Schiele la libertà creativa era un impulso
interiore impossibile da sopprimere, una vera e propria esigenza che lo
accompagnò per tutti i suoi intensissimi ventotto anni di vita solitaria e
tormentata.
I CAPOLAVORI DI SCHIELE IN MOSTRA IN GIAPPONE
A Tokyo sono presenti vari capolavori della produzione di
Schiele, come il realistico Ritratto di Leopold Czihaczek del 1907, il celeberrimo Autoritratto
con Alchechengi, l'intenso Madre e figlio del 1912, e la memorabile Donna
distesa del 1917.
Inclusi nel percorso espositivo anche i dipinti afferenti
alla produzione più idillica dell'artista, come La piccola città IV, che
raffigura il paesaggio di Krumau (città da cui proveniva la madre di Schiele,
oggi in Boemia), e Stein sul Danubio visto da sud, entrambi del 1913. Di
Klimt troviamo numerose opere, come Il parco di Schönbrunn,
mentre a testimoniare la ricerca di Oskar Kokoschka è il ritratto Hermann Schwarzwald I. Presente anche Richard Gerstl, con dipinti
come l'Autoritratto semi-nudo del 1904 e la Coppia in un campo del
1908.
[Immagine in apertura: Egon Schiele, Self-Portrait with Chinese Lantern Plant, 1912. Leopold Museum, Vienna]