A Roma, il Chiostro del Bramante presenta una mostra tematica, a cura di Danilo Eccher, dedicata alle emozioni che l’arte è in grado di suscitare. Un viaggio immersivo e coinvolgente tra le opere di artisti di fama mondiale, da Eva Jospin a Luigi Ontani.

Gioia, tristezza, rabbia, paura, disgusto e sorpresa: le emozioni primarie sono comuni non solo a tutti gli esseri umani, ma anche a ogni mammifero esistente. L’uomo, però, è in grado di provare emozioni complesse, dette “secondarie”, come ad esempio l'invidia, la vergogna, il senso di colpa, la nostalgia, e così via. La capacità di suscitare emozioni sembra essere predominante nel discorso sull’arte: sono proprio queste a trovarsi spesso alla base dell’atto creativo. Visitabile presso il Chiostro del Bramante di Roma fino al 1° aprile, la mostra Emotion, a cura di Danilo Eccher, indaga le emozioni attraverso un percorso espositivo tematico e coinvolgente.LE EMOZIONI AL CHIOSTRO DEL BRAMANTE Con il taglio immersivo e accattivante che da qualche anno a questa parte caratterizza le proposte del museo (si pensi a progetti espositivi come Love, Enjoy, Dream e Crazy), la mostra riunisce grandi nomi dell’arte contemporanea, coinvolgendoli anche in installazioni ambientali e site specific realizzate per l’occasione (come il corridoio di Pietro Ruffo, “inondato” di rovi e libellule).  “La verità non è mai un traguardo ma un lungo e accidentato percorso che non può escludere gli errori e gli inganni. Ogni verità si accompagna al proprio inganno, Abele al suo Caino, ogni esistenza al suo peccato originario. Verità e inganno sono fratelli siamesi che non si possono separare e l’arte è il metro del loro confronto. Sono gli artisti che agiscono in tale territorio e sono loro che accendono il brivido dell’emozione. 'Emotion' è un dialogo fitto e inatteso fra verità e apparenza, è il segno di un confronto guidato dalla sorpresa e dall’emozione”, spiega Danilo Eccher.A ROMA UN VIAGGIO TRA LE EMOZIONI Il percorso espositivo si apre con lo “stupore” suscitato dal fungo alto tre metri di Carsten Höller, che invita a intraprendere un viaggio sconosciuto; si prosegue poi con i suoni e i colori dell’aurora boreale ricreata da Alessandro Sciaraffa, e con l’attrazione per la natura e il suo triste destino in Sinfonia di un’esecuzione dei Masbedo. E poi lo scenario dal gusto “horror” di Gregor Schneider, che con i suoi ambienti mette il visitatore di fronte a una scelta; seguito dall’avventura psichedelica dell’artista coreana Kimsooja e dall’universo lisergico di Tony Oursler. Tra gli artisti spicca anche il nome di Luigi Ontani, presente con le sue sculture allusive e simboliche; più avanti, l'osservatore può anche distendersi su una morbida installazione di Laure Prouvost, lasciandosi andare tra le nuvole. Sono ancora moltissimi altri gli artisti coinvolti in questa grande rassegna: dal collettivo russo AES+F, passando per Mat Collishaw, Subodh Gupta, Eva Jospin e Paul Morrison, solo per citarne alcuni. [Immagine in apertura: Pietro Ruffo, Ancora qualche millimetro di libertà, 2023. Vernice catarifrangente e stampa su pellicola / reflective paint and film print, dimensioni ambientali / variable dimensions prodotto e commissionato da DART Chiostro del Bramante / produced and commissioned by DART Chiostro del Bramante. Courtesy: l'artista / the Artist. Photo adicorbetta]
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