A poco più di due anni dalla scomparsa di Enzo Mari, l'ampia retrospettiva di Triennale Milano approda negli spazi industriali di C-mine a Genk. Nella tappa belga, la mostra non rinuncia agli omaggi al poliedrico progettista italiano disegnati, fra gli altri, da Mimmo Jodice, Nanda Vigo e Virgil Abloh.


Il 19 ottobre 2020 Enzo Mari moriva all'età di 88 anni. Solo due giorni prima, negli spazi di Triennale Milano, aveva preso il via l'ampia retrospettiva Enzo Mari curated by Hans Ulrich Obrist with Francesca Giacomelli, omaggio in chiave espositiva a una figura inimitabile del panorama creativo italiano. Designer industriale, disegnatore di mobili e di manifesti, progettista di mostre, critico e artista, il poliedrico autore viene oggi ricordato anche dal Belgio: il centro C-mine, nella città di Genk, è infatti la nuova sede della mostra milanese.LA MOSTRA SU ENZO MARI IN BELGIO Visitabile fino al 29 maggio 2023, l'esposizione riaccende dunque i riflettori su Mari, indagandone produzione e visione. Fra i massimi innovatori del design italiano, in questa rassegna viene raccontato attraverso progetti, modelli, disegni e materiali spesso inediti. Si tratta, in larga parte, di documenti provenienti dall’Archivio Mari donato al CASVA – Centro di Alti Studi sulle Arti Visive del Comune di Milano, che per l'occasione sono affiancati da opere e lavori concessi da istituzioni culturali, collezionisti privati, archivi, aziende, gallerie. Nel complesso, il percorso prende in esame oltre sei decenni di attività; include una sezione storica, a cura di Francesca Giacomelli, e un tributo corale realizzato con i contributi di artisti e progettisti internazionali, appartenenti a diverse generazioni, come Mimmo Jodice, Nanda Vigo e Virgil Abloh. Ciascuno di loro, proprio in occasione della mostra della Triennale, era stato invitato a concepire un personale tributo a Mari, anche a carattere installativo, ora riproposto negli spazi industriali di Genk.ENZO MARI FRA DESIGN E ARTE Questa nuova tappa di Enzo Mari curated by Hans Ulrich Obrist with Francesca Giacomelli, adattata al particolare contesto della sede belga, rappresenta l'occasione per continuare ad analizzare il pensiero di un protagonista della cultura del progetto in Italia. Per Stefano Boeri, che presiede Triennale Milano, è stato un "infaticabile sperimentatore dei linguaggi visivi, innovatore del progetto produttivo, critico e teorico del processo del design, ha realizzato una varietà di opere straordinarie che, muovendosi senza obblighi tra arte, design, architettura e grafica, oggi abitano collezioni, musei e spazi domestici diffusi in tutto il mondo". Parallelamente, l'istituzione lombarda ospita da poche settimane la terza parte del grande progetto su Ettore Sottsass. [Immagine in apertura: © C-mine – Enzo Mari Curated by Hans Ulrich Obrist with Francesca Giacomelli – photo by Selma Gurbuz]
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