Giunta alla sua terza edizione, "Forever is Now", la collettiva di arte contemporanea allestita nell'altopiano di Giza, coinvolge quest'anno 14 artisti internazionali: da JR a Sabine Marcelis. Sfruttando anche le nuove tecnologie, la rassegna dà vita a un affascinante itinerario artistico tra passato e futuro.

Tra le grandi meraviglie del mondo antico, il suggestivo altopiano di Giza torna ad accogliere Forever is Now, la mostra internazionale che ogni anno celebra l'arte contemporanea in dialogo con le straordinarie costruzioni egizie. Giunta alla sua terza edizione e visitabile fino al prossimo 18 novembre, l'esposizione vede protagonisti quattordici artisti provenienti da tutto il mondo, chiamati a confrontarsi con il grande complesso monumentale dell'Egitto, dando vita a una serie di creazioni innovative capaci di fondere insieme passato e futuro.L'ARTE CONTEMPORANEA TRA LE PIRAMIDI DI GIZA Curata da CulturVator – Art d'Egypte, la rassegna ospita una serie di affascinanti contributi realizzati da alcuni dei nomi più influenti del panorama contemporaneo: dal francese JR che presenta From the Inside Out, un'opera dedicata alla cooperazione e al dialogo tra le comunità internazionali, fino all'olandese Sabine Marcelis, autrice dell'installazione Ra ispirata all'antica divinità egizia del sole, e all'egiziano Mohamed Banawy, che con la sua As Above, As Below dà vita a una profonda riflessione filosofica sul mondo.  Tra i capolavori dell'edizione 2023, alcuni dei quali concepiti attraverso l'utilizzo delle nuove tecnologie, spiccano anche Reflection in Light, firmato dal greco Dionysios e creato con l'intelligenza artificiale, Egyptian Woman in the Form of the Goddess Hathor di Carol A. Feuerman che rievoca la divinità egizia dell'amore e della fertilità, e The Phantom Temple, l'ipnotica scultura concepita da Sam Shendi.14 ARTISTI CONTEMPORANEI IN EGITTO Realizzate con materiali diversi, dal vetro all'acciaio, fino alla pietra e al marmo, le opere sono legate da un unico fil rouge: la riflessione sulla nuova era della tecnologia e del cambiamento culturale del presente. Combinando il patrimonio culturale egiziano con la diversità delle tecniche artistiche contemporanee, la mostra fa luce non solo sullo scambio culturale tra gli artisti, ma anche sull'importanza della creatività umana nella storia dell'antica civiltà egizia. [Immagine in apertura: Sabine Marcelis. Credits Hesham Al Saifi]
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