Un cantiere in evoluzione, in cui operai e artigiani svolgono un ruolo fondamentale: così gli scatti di Marco Anell esposti da Magazzino Italian Art, a Cold Spring (New York), ripercorrono la storia recente dell'istituzione fondata da Nancy Olnick e Giorgio Spanu per promuovere l’arte italiana del nostro tempo negli USA.


Come nasce un museo? Ma soprattutto, come prosegue la sua evoluzione anno dopo anno? Le istituzioni museali contemporanee dovrebbero essere concepite come “esseri viventi” composti da una moltitudine di elementi variabili che ne determinano la fluidità e l’organicità, garantendogli di crescere e modificarsi col tempo. Ed è certo che Magazzino Italian Art – tra le più interessanti realtà espositive dedicate all’arte italiana oltre i confini nazionali – è tra questi. Attiva a Cold Spring (New York) e fondata da Nancy Olnick e Giorgio Spanu, viene oggi raccontata da una mostra del fotografo Marco Anelli. Nel corso di un decennio l'artista italiano, di base a New York, ha documentato il cambiamento graduale della struttura, nata dalla riqualificazione di un impianto di pastorizzazione del latte e convertito nel 2017 dall’architetto spagnolo Miguel Quismondo.LA FOTOGRAFIA RACCONTA MAGAZZINO ITALIAN ART Gli scatti del fotografo sono riuniti nella mostra Marco Anelli: Building Magazzino 2014-2024, aperta al pubblico fino al prossimo 28 ottobre. La rassegna è allestita nel Robert Olnick Pavilion, l'ala di più recente realizzazione del complesso museale: inaugurata soltanto un anno fa, è stata disegnata da Alberto Campo Baeza insieme a Quismondo ed è destinata alle mostre temporanee. A cura di Paola Mura, la rassegna presenta al pubblico circa 50 immagini di grandi dimensioni, tra cui numerosi inediti, che documentano la storia di Magazzino Italian Art a partire dalla sua progettazione e costruzione (compresi i ritratti delle decine di operai e artigiani che lo hanno realizzato) fino ad oggi. Queste foto, tuttavia, non sono una semplice testimonianza di un cantiere, ma uno sguardo quasi esistenziale sul rapporto tra l’architettura, l’ambiente e l’umanità.GLI SCATTI DI MARCO ANELLISpiega Marco Anelli: “Queste immagini vogliono raccontare la storia di Magazzino attraverso il senso d'orgoglio che ogni giorno le donne e gli uomini portavano nel lavoro di cantiere. È stato un onore raccontare le loro storie e vederli trasformare Magazzino da un'idea a una realtà concreta”. Nello opere fotografiche di Anelli, infatti, i lavoratori sono ritratti durante tutte le fasi della costruzione senza alcun voyeurismo o pose artificiali, ma con la semplice volontà di documentare il mestiere con onestà e rispetto. Di conseguenza il cantiere non si compone soltanto di materiali edilizi ed elementi architettonici, ma è soprattutto animato dalle maestranze attivo al suo interno. In questo scenario, “l’organismo” della fabbrica (e successivamente quello del museo stesso) diventa una vera e propria opera d’arte di per sé.[Immagine in apertura: Robert Onick Pavilion, Magazzino Italian Art, Cold Spring, NY. Photo by Marco Anelli. Courtesy Magazzino Italian Art]
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