Dal 21 gennaio 2022 la Basilica di San Celso a Milano si trasformerà in una vera e propria Wunderkammer grazie alle sculture di Francesco Diluca, che creano un efficace dialogo visivo tra uomo e natura.

Ferro, rame, oro zecchino e ruggine: questi sono i materiali che compongono le opere di Francesco Diluca, in mostra nella suggestiva Basilica di San Celso, a Milano, a partire dal prossimo 21 gennaio e sino al 20 febbraio. La rassegna, intitolata Francesco Diluca. Portraits e curata da Angela Madesani, raccoglie trenta sculture antropomorfe a grandezza naturale pensate e prodotte per l’occasione. Interagendo con gli spazi sacri della basilica, le opere entrano in rapporto dialettico con lo spazio evocando un’idea di costante metamorfosi. LA MOSTRA DI FRANCESCO DILUCA A MILANO Le trenta figure esili e delicate accoglieranno lo spettatore all’interno del percorso espositivo, presentandosi come un’unica grande installazione. Il trait d’union fra le opere è la rappresentazione del momento di nascita e ripartenza, alla base di interventi come Radicarsi, che allude alla capacità della natura di rigenerarsi. Oppure come le farfalle di Papillon, che segnano per antonomasia la fine di un ciclo e l'inizio del successivo. L’ARTE DI FRANCESCO DILUCA Nello stesso solco si colloca anche la scultura della serie Post fata resurgo, ottenuta con un filo metallico che, durante l’inaugurazione del 20 gennaio, prenderà fuoco, creando una reazione a catena luminosa. Così facendo l’opera cambierà il proprio status, aprendosi a una nuova fase di vita. Infine, le creature dai tratti umani e dalle caratteristiche marine della serie Kura Halos si rifanno al corallo rosso, simbolo di fragilità e forza. Oltre all'esperienza "fisica" della mostra ci sarà anche quella virtuale, grazie a riprese a 360° che daranno modo a tutti di visitare la rassegna seppur da lontano. [Immagine in apertura: Francesco Diluca, Radicarsi, 2020, ferro saldato e polvere di rame ossidato, particolare]
PUBBLICITÀ